In America il valore dei piani di risparmio per il college è diminuito del 21% nel 2008. Si tratta di una perdita di 24 miliardi di dollari dovuta al mercato ribassista che ha lasciato le famiglie americane con meno soldi per l’istruzione e ha fatto aumentare la pressione rivolta alle scuole per incrementare gli aiuti finanziari. I titoli, raccolti in totale in 529 piani, che vengono gestiti nei libretti di risparmio, sono diminuiti fino a 88,5 miliardi dai 111 miliardi precedenti alla fine del 2007. In realtà c’è chi non vede con troppo pessimismo tali andamenti.
Kevin McMullen, presidente della College Savings Foundation, ha dichiarato infatti che nonostante la gente stia incontrando difficoltà con gli andamenti del mercato, considera comunque i piani di risparmio come investimenti a lungo termine. In effetti, dai dati rilevati dalla fondazione, risulta che nel primo trimestre del 2008 i prelievi si sono aggirati intorno ai 790 milioni di dollari, in calo rispetto a quelli dell’anno precedente che avevano raggiunto più di 1 miliardo. In realtà nei dati ottenuti non c’è distinzione tra i prelievi fatti per pagare le tasse scolastiche e quelli per avere liquidità da utilizzare per obiettivi diversi.