Per i teorici dell’investimento sicuro e a breve termine gli ultimi 18 mesi devono essere assomigliati ad un incubo.
Stretti tra bond diventati all’improvviso troppo rischiosi e rendimenti talmente bassi da coprire a stento i costi di investimento, i piccoli risparmiatori si sono dovuti adattare ad un ambiente scarsamente decifrabile, pericoloso e, nella migliore delle ipotesi, povero di stimoli. (more…)
15 April 2010
Investimenti sicuri a rischio in Italia
28 August 2009
Se Bot e titoli di stato non rendono più, che fare?
Una notizia che non fa notizia che notizia è? Semplicemente qualcosa che va a confermare il trend dell’ultimo periodo. Nessuna sorpresa durante l’ultima asta dei titoli di stato. I rendimenti continuano a scendere, seppur di poco, ma tanto siamo arrivati a un livello in cui non fa più molta differenza. I Bot, buoni ordinari del tesoro, semestrali sono stati battuti a un rendimento annuo pari allo 0,550% semplice, in calo di 0,044 punti. Un altro record a ribasso, in una corsa al guinness che negli ultimi mesi non ha conosciuto soste. E questo è il rendimento lordo… che la netto scende allo 0,48% e al netto ulteriore delle commissioni si riduce allo 0,08%, come dire niente, solo la garanzia di riavere indietro il capitale investito, che effettivamente di questi tempi è già qualcosa. Ma non solo i Bot, anche i titoli a scadenze più prolungate non accennano a riprendersi; così i Ctz, i Certificati del Tesoro zero coupon, con scadenza due anni, sono stati collocati a un tasso lordo semplice dell’1,505%, inferiore dello 0,097 punti rispetto all’asta precedente. Che fare allora? La situazione dei mercati è complicata e non è semplice trovare investimenti redditizi che contemporaneamente assicurino in ogni caso la restituzione del capitale. Forse la tipologia di investimento più indicata per i risparmiatori oculati sono gli Etf, Exchange traded funds, con un portafoglio composto esclusivamente da titoli obbligazionari di differenti paesi: sicurezza del rientro con un margine più alto di guadagno.
11 July 2009
Bot, si può ancora parlare di investimento?
Non è un notizia che arriva inaspettata, ma sapere che il rendimento netto dei Bot, così come fissato nell’ultima asta, sia arrivato praticamente a quota zero lascia comunque attoniti. Cos’è successo a una delle forme di investimenti preferite dagli italiani? Effetti della crisi… quello che è inaffidabile viene spazzato vie e quello che è solido smette di dare guadagno. Quale la scelta tra rischio elevato e rendimenti pressoché inesistenti? Una scelta complicata e difficile, dato che il mercato presenta tuttora elementi di instabilità che possono portare a cambiamenti repentini, senza dimenticare che alche l’inflazione ricomincia a fare capolino. Il nuovo minimo storico dei Buoni ordinari del tesoro è stato dello 0,492% lordo per i trimestrali (in precedenza allo 0,991%) e dello 0,859%, sempre lordo, per gli annuali (in precedenza allo 1,27%). Togliendo le commissioni bancarie a cui sono soggetti le percentuali diventano lo 0,04% per i trimestralie e lo 0,46% per gli annuali. Nonostante tutto le richieste restano alte. Si tratta però di una domanda gonfiata dagli Istituti di credito, che in questo momento di incertezza preferiscono lasciare delle riserve al sicuro anche senza avere un rendimento alto.
15 May 2009
Aste Titoli di Stato, ancora giù i rendimenti
Una panoramica sulle ultime aste dei Titoli di stato che si sono tenute nell’ultima settimana per le diverse tipologie e breve e medio termine. I Bot trimestrali ed annuali fanno registrare il nuovo minimo storico. I primi con un rendimento lordo che scende all’0,882% dal precedente 1,0535 e i secondi con un rendimento lordo che scende all’1,137% dal precedente 1,361%. Giù, giù, giù, sempre più giù, di questo passo dove andremo a finire? I risparmiatori stanno pagando cara la stabilità di titoli. A accontentandosi di rendimenti bassissimi pur di non rischiare niente sul mercato. Quanto ancora durerà il timore dei consumatori? E’ probabile che guadagni così bassi spingeranno presto tanti verso altri prodotti finanziari, più rischiosi ma che hanno almeno delle possibilità di profitto. Ma la richiesta, almeno per i Bot resta altissima, sempre il doppio della quantità aggiudicabile. Per i Btp invece lo scarto tra titoli disponibili e domanda non è percentualmente così alto, anche se le richieste sono comunque elevate. Il Btp a 5 anni passa a un rendimento lordo del 3,05% dal precedente 3,3%, quello a 10 anni resta stabile al 3,33% mentre quello a 30 anni scende al 5,32% dal precedente 5,61%.
12 May 2009
Giovedì 14 maggio nuova asta Btp
Giovedì 14 maggio è la data fissata dal Ministero dell’Economia per l’emissione dei nuovi titoli di stato, in questo caso i Btp. Il regolamento dei titoli aggiudicati nell’asta dovrà avvenire il 18 maggio 2009. I Buoni del Tesoro Pluriennali in asta sono i seguenti:
- decorrenza : 15 dicembre 2008 (nona tranche)
- scadenza : 15 dicembre 2013
- tasso d’interesse annuo lordo : 3,75%
- decorrenza : 1º agosto 2007 (quattordicesima tranche)
- scadenza : 1º agosto 2039
- tasso d’interesse annuo lordo : 5%
In più verrà aggiudicato anche il Btp non più in corso di emissione con decorrenza 1º febbraio 2005 (diciannovesima tranche), scadenza 1º agosto 2015, al tasso d’interesse annuo lordo del 3,75%. Per la prenotazione del pubblico c’è tempo fino a domani 13 maggio, mentre la presentazione delle domande in asta dovrà avvenire entro le ore 11:00 di giovedì mattina. Oggi invece c’è stata l’emissione dei Bot, trimestrali e annuali, per un totale di 10.500 milioni di euro.
12 February 2009
I Bot ai minimi dal 1980
Gioco a rimpiattino nella corsa al ribasso di due importanti parametri nell’economia italiana; dopo aver annunciato l’ennesimo record al ribasso dell’euribor ecco che arriva la pronta risposta dei titoli di stato, i cui rendimenti colano a picco. Mai così bassi dal 1980, altri tempi altro scenario economico e finanziario, insomma un secolo fa. Questa tendenza verso il basso non è naturalmente seguita con altrettanta passione dagli italiani che vedono svanire la possibilità di guadagnare qualcosa mantenendo i risparmi al sicuro. Ma non è epoca di affari sicuri questa, così presa nella morsa della volatilità dei titoli e dei crolli strutturali di imprese fino a poco tempo fa considerate sanissime. L’unica nota positiva è per la casse dello Stato, che riescono a rastrellare liquidità fondamentali per l’economia nazionale senza caricarsi di eccessivi oneri, quegli stessi soldi che però vanno ad alimentare le casse delle banche in difficoltà, sotto forma di aiuti statali, in un circolo vizioso di cui si aspetta ardentemente la fine. Ecco i nuovi rendimenti: i Bot a un anno scendono al 1,374% dal precedente 1,840 % mentre quelli a tre mesi passano dal 1,659% al 1,206%. Nonostante tutto però, resta alta la domanda, segno che ancora la paura non è passata e si preferisce al guadagno la sicurezza del capitale.
29 January 2009
Crollano anche i rendimenti di Btp e Cct
Buoni del Tesoro Pluriennali e Certificati di Credito del Tesoro seguono la stssa sorte dei Buoni Ordinari del Tesoro a breve termine e precipitano superando i record negativi di rendimento della loro storia recente. E’ vero che da più parti questo trend negativo viene considerato una buona notizia perchè indice di un’altissima domanda, però dalla parte degli investitori c’è poco da sorridere. Quelli che sono considerati come gli ultimi beni rifugio del mercato finanziario non danno più rendimenti degni di questo nome; insomma sicurezza non fa più rima con ricchezza! Nello specifico ritroviamo i Btp a 3 anni e i Cct con scadenza settembre 2015 ai minimi dal novembre 2005. Gli unici che in parte si salvano sono i Btp 10 anni che vedono il rendimento lordo risalire dal 4,43% al 4,62%. La richiesta ha superato i 10 miliardi contro un’offerta totale di circa 7 miliardi. Questo il prospetto dell’asta: (more…)
12 January 2009
I Bot al minimo storico
Nell’ultima asta i Bot hanno fatto registrare il loro minimo storico! I titoli con scadenza un anno scendono all’1,84%, 0,793 punti in meno rispetto all’ultima operazione, mai visto niente del genere da prima del 1980. In calo anche i rendimenti dei titoli a 3 mesi che scendono di 0,805 punti all’1,659% lordo, sotto il 2% per la prima volta dopo più di 5 anni. Non un dato inatteso dato che negli Stati Uniti d’America il rendimento dei Titoli di Stato è arrivato allo zero. La domanda però resta alta quasi 20 miliardi di titoli richiesti a fronte dei 13 miliardi offerti di cui 5,5 miliardi di trimestrali e 7,5 di annuali. Queste le tabelle dell’asta:
BOT 3 MESI: Scadenza: 15 aprile 2009 – Offerti e collocati: 5,5 mld – Richiesta: 9,849 mld Rendimento lordo: 1,659% – Regolamento: 15/1/2009
BOT 1 ANNO: Scadenza: 15 gennaio 2010 – Offerti e collocati: 7,5 mld – Richiesta: 10,577 mld Rendimento lordo: 1,840% – Regolamento: 15/1/2009
11 November 2008
Rendimenti dei BoT annuali ai minimi dal 2005
L’andamento dei titoli di stato a breve termine non accenna a diminuire al contrario della richiesta che si attesta sempre su quasi il doppio delle cifre messe all’asta dal Ministero del Tesoro. L’incertezza che regna sui mercati finanziari si riflette quindi sul fronte obbligazioni, che a fronte della grande attrattiva suscitata negli investitori per le garanzie che offrono vede diminuire i rendimenti; le prenotazioni hanno superato i 18 miliardi ed era dal 2004 che la domanda non raggiungeva questi livelli rispetto a questi importi in offerta. I BoT trimestrali con scadenza 16/02/2009 sono stati aggiudicati con un rendimento lordo semplice che si attesta al 2,793%, cioè con meno 0,253 punti. Ben più sensibile il ribasso dei BoT annuali: il Buono a 12 mesi scadenza 16/11/2009 è in calo di 0,426 e si attesta su un rendimento lordo del 2,636%, ai minimi dal novembre del 2005. Il regolamento dei titoli è fissato per il prossimo 14 novembre.
28 October 2008
Rendimenti dei Bot semestrali ai minimi dal 2006
Avevamo dato notizia la settimana scorsa dell’asta dei Bot che ci sarebbe stata oggi 28 ottobre. Come da previsioni della vigilia la richiesta è stata pari quasi al doppio dell’offerta (10,5 miliardi contro una richiesta di 17,5 miliardi), segnale che i timori legati al mercato son lungi dal passare e che gli investitori preferiscono non rischiare e investire i propri soldi in titoli sicuri. Ma la conseguenza di quella che abbiamo definito come una corsa ai Bot insieme al calmieramento del costo del denaro perseguito dalle banche europee è un calo progressivo dei rendimenti. I Buoni semestrali messi all’asta oggi avevano un rendimento lordo semplice del 2,92%, cioè una diminuzione percentuale di 1,321 punti; non erano così bassi dall’aprile 2006. I Bot a tre mesi hanno invece registrato un rialzo del rendimento di 70 centesimi fino al 3,046% e anche per loro la richiesta è stata di quasi 5 miliardi di euro a fronte dei 2,5 assegnati. In forte calo anche il rendimento della terza tranche dei Ctz con scadenza 30 settembre 2009: la flessione registrata è di 0,813 punti, ai minimi dal settembre 2006.