28 August 2009

Se Bot e titoli di stato non rendono più, che fare?

Categoria: investimenti — Tags: , , , , — viviana @ 23:23

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Una notizia che non fa notizia che notizia è? Semplicemente qualcosa che va a confermare il trend dell’ultimo periodo. Nessuna sorpresa durante l’ultima asta dei titoli di stato. I rendimenti continuano a scendere, seppur di poco, ma tanto siamo arrivati a un livello in cui non fa più molta differenza. I Bot, buoni ordinari del tesoro, semestrali sono stati battuti a un rendimento annuo pari allo 0,550% semplice, in calo di 0,044 punti. Un altro record a ribasso, in una corsa al guinness che negli ultimi mesi non ha conosciuto soste. E questo è il rendimento lordo… che la netto scende allo 0,48% e al netto ulteriore delle commissioni si riduce allo 0,08%, come dire niente, solo la garanzia di riavere indietro il capitale investito, che effettivamente di questi tempi è già qualcosa. Ma non solo i Bot, anche i titoli a scadenze più prolungate non accennano a riprendersi; così i Ctz, i Certificati del Tesoro zero coupon, con scadenza due anni, sono stati collocati a un tasso lordo semplice dell’1,505%, inferiore dello 0,097 punti rispetto all’asta precedente. Che fare allora? La situazione dei mercati è complicata e non è semplice trovare investimenti redditizi che contemporaneamente assicurino in ogni caso la restituzione del capitale. Forse la tipologia di investimento più indicata per i risparmiatori oculati sono gli Etf, Exchange traded funds, con un portafoglio composto esclusivamente da titoli obbligazionari di differenti paesi: sicurezza del rientro con un margine più alto di guadagno.    

15 August 2009

Ancora tagli sul rendimento di Rendimax

Categoria: Conti correnti — Tags: , , , — Roberto @ 20:13

imprebanca

Finiscono le vacanze e le novità che aspettano al rientro i titolari del conto deposito di Banca IFIS non sono delle migliori. Il tasso di rendimento del conto deposito Rendimax dal 1° settembre scenderà di circa mezzo punto percentuale. Dal precedente 2,97% passerà al 2,48% lordo che diventa il 2,50% annuale con la capitalizzazione trimestrale (1,825% netto). I tagli del costo del denaro non lasciano molta scelta alla coraggiosa politica di remunerazione seguita dall’inizio da Banca IFIS, che non può sobbarcarsi un onere troppo elevato dato dallo scarto tra rendimenti attivi e passivi. Questo comunque in una situazione in cui i risultati di Rendimax sono stati ben oltre le aspettative, come evidenziano i risultati economici del I semestre 2009. Questo nuovo taglio metta Rendimax alla portata dei diretti concorrenti, accorciando una differenza di rendimento che per molti mesi è stata abissale. Il conto deposito di Banca IFIS resterà comunque tra quelli più remunerativi presenti sul mercato, dato che anche le altre banche hanno seguito una politica di progressiva riduzione dei rendimenti, fino a scendere a livelli ben più bassi, come l’1,50% o addirittura l’1% lordo.

11 July 2009

Bot, si può ancora parlare di investimento?

Categoria: investimenti — Tags: , , — Roberto @ 12:10

Non è un notizia che arriva inaspettata, ma sapere che il rendimento netto dei Bot, così come fissato nell’ultima asta, sia arrivato praticamente a quota zero lascia comunque attoniti. Cos’è successo a una delle forme di investimenti preferite dagli italiani? Effetti della crisi… quello che è inaffidabile viene spazzato vie e quello che è solido smette di dare guadagno. Quale la scelta tra rischio elevato e rendimenti pressoché inesistenti? Una scelta complicata e difficile, dato che il mercato presenta tuttora elementi di instabilità che possono portare a cambiamenti repentini, senza dimenticare che alche l’inflazione ricomincia a fare capolino. Il nuovo minimo storico dei Buoni ordinari del tesoro è stato dello 0,492%  lordo per i trimestrali (in precedenza allo 0,991%) e dello 0,859%, sempre lordo, per gli annuali (in precedenza allo 1,27%). Togliendo le commissioni bancarie a cui sono soggetti le percentuali diventano lo 0,04% per i trimestralie e lo 0,46% per gli annuali. Nonostante tutto le richieste restano alte. Si tratta però di una domanda gonfiata dagli Istituti di credito, che in questo momento di incertezza preferiscono lasciare delle riserve al sicuro anche senza avere un rendimento alto.

15 June 2009

I Fondi Pensione si stabilizzano, ma restano le incertezze

Categoria: investimenti — Tags: , — viviana @ 09:37

Se c’è sollievo per il miglioramento dei rendimenti dei titolo di stato, il sole non torna ancora a splendere per i Fondi Pensione. La crisi che ha investito questo importante strumento di investimento non accenna a passare, nonostante qualche primo indizio di miglioramento. C’è comunque da dire che rispetto ad altri fondi quelli pensione hanno mantenuto negli ultimi mesi una certa solidità anche a fronte del calo dei rendimenti; nessuna fuga quindi, così come successo in altri casi, sicuramente per la tipologia di investimento a lungo termine che ha permesso di mantenere una certa calma di fronte ai capovolgimenti di mercato, apportando le necessarie misure per contenere le perdite e pianificare delle strategie per uscire dalla crisi. I dati aggiornati alla fine del primo trimestre 2009 evidenziano un ulteriore calo dell’1% rispetto a quello del 6,3% registrato a fine 2008. A tirar giù la media complessiva sono come previsto i comparti azionari che per capirci hanno subito perdite nell’ordine del 24,5% nel 2008 e del 5%  nel primo trimestre 2009. Fortunatamente questo picco negativo è stato bilanciato dai rendimenti dei bilanciato, misti e obbligazionari puri, che anche quando in perdita non hanno raggiunto percentuali così importanti. Certo il quesito resta importante: riusciranno i fondi ad assolvere alla loro funzione di alternativa o integrazione con questi livelli di rendimento?

15 May 2009

Aste Titoli di Stato, ancora giù i rendimenti

Categoria: investimenti — Tags: , , , — Roberto @ 22:52

Una panoramica sulle ultime aste dei Titoli di stato che si sono tenute nell’ultima settimana per le diverse tipologie e breve e medio termine. I Bot trimestrali ed annuali fanno registrare il nuovo minimo storico. I primi con un rendimento lordo che scende all’0,882% dal precedente 1,0535 e i secondi con un rendimento lordo che scende all’1,137% dal precedente 1,361%. Giù, giù, giù, sempre più giù, di questo passo dove andremo a finire? I risparmiatori stanno pagando cara la stabilità di titoli. A accontentandosi di rendimenti bassissimi pur di non rischiare niente sul mercato. Quanto ancora durerà il timore dei consumatori? E’ probabile che guadagni così bassi spingeranno presto tanti verso altri prodotti finanziari, più rischiosi ma che hanno almeno delle possibilità di profitto. Ma la richiesta, almeno per i Bot resta altissima, sempre il doppio della quantità aggiudicabile. Per i Btp invece lo scarto tra titoli disponibili e domanda non è percentualmente così alto, anche se le richieste sono comunque elevate. Il Btp a 5 anni passa a un rendimento lordo del 3,05% dal precedente 3,3%, quello a 10 anni resta stabile al 3,33% mentre quello a 30 anni scende al 5,32% dal precedente 5,61%.

30 April 2009

Btp e Cct, rendimenti in calo

Categoria: investimenti — Tags: , , , , — Roberto @ 22:56

Nell’asta di ieri dei titoli di stato a medio e lungo termine si è registrato un calo dei rendimenti, gelando le speranze che gli investitori avevano coltivato dopo i primi timidi segnali di risalita dello scorso mese. Il rendimento annuo lordo del Btp triennale con cedola 3 per cento e scadenza 1° marzo 2012 è sceso al 2,42 per cento (-0,12 punti base rispetto all’asta precedente), mentre quello dei nuovi Btp decennali (cedola 4,25 per cento e scadenza 1° settembre 2019) è rimasto fermo a quota 4,39 per cento. I 3,46 miliardi di euro offerti e assegnati di Btp triennali sono stati aggiudicati al prezzo di 101,62 mentre i 5,5 miliardi di euro dei titoli decennali sono stati interamente assegnati a 99,20. I Cct settennali con scadenza al 1° settembre 2015 hanno visto scendere il rendimento nell’asta odierna all’1,81 per cento (-0,29 punti base rispetto all’asta precedente), record negativo dall’aprile 2004, ma nonostante ciò  gli 1.451 miliardi di euro sono stati tutti collocati al prezzo di 97,54. Il regolamento dei titoli sottoscritti ieri è previsto per il 4 maggio.

17 April 2009

Rendimax di nuovo giù

Categoria: Conti correnti — Tags: , , , , — viviana @ 17:14

Brutte e inaspattate notizie per i correntisti di Rendimax. A pochissima distanza dal recente abbassamento dei rendimenti delle somme depositate sul conto, Banca Ifis ha comunicato un’ulteriore discesa dei tassi. La decorrenza è dal 4 maggio e la riduzione è di ben un punto percentuale. Da un certo punto di vista una scelta sorprendente, data la distanza ravvicinata con quella precedente. Il tasso è stato fissato al 2,97%, che con la capitalizzazione trimestrale diventa un 3% annuo. Confrontandolo con il panorama degli altri conti deposito c’è da dire che resta sempre competitivo, ma proprio stupisce la doppia riduzione a così breve giro, che lascia anche poco margine di manovra a chi ha le somme depositate sul conto. Si resta in attesa delle offerte sui depositi vincolati annunciate dalla direzione dell’istituto di credito, che potranno sicuramente interessare la parte di clientela che non bisogno di mantenere i capitali liquidi. Una parola in favore di Rendimax però va comunque spesa, sottolinenado come il calo dei rendimenti sia stato di gran lunga inferiore di quello dei tassi della Bce a cui è legato.

3 April 2009

Cala il tasso di Rendimax

Categoria: Conti correnti — Tags: , , , — viviana @ 22:34

Ed eccoci, finalmente ci siamo. Il tanto atteso taglio dei rendimenti di Rendimax, il conto deposito di Banca Ifis è arrivato, così come preannunciato dalla stessa banca in un comunicato rilasciato lo scorso mese. Rendimax si è dimostrato il conto più resistente al susseguirsi dei tagli del costo del denaro, continuando a offrire rendimenti molto vantaggiosi ai clienti che hanno lasciato i loro soldi depositati presso Banca Ifis. Un conto relativamente giovane che si è imposto sul mercato a suon di convenienza e che sicuramente non ha fatto rimpiangere nulla ai propri sottoscrittori. Con decorrenza 1° aprile i tassi sono scesi dal 4,75% al 4,00%, rimanendo comunque tra i più alti tassi di remunerazione di base, cioè non legati a estemporanee promozioni che periodicamente vengono lanciate ma che durano per un periodo molto limitato. Per gli addetti ai lavori una precisazione: nonostante Banca Ifis pubblicizzi il tasso al 4% in realtà quello nominale è del 3,94%. Si arriva al 4% solo tenendo conto della capitalizzazione trimestrale. Il che effettivamente non cambia nella sostanza la remunerazione percepita ma può comunque lasciare perplessi come strategia comunicativa, nel senso che denota l’ansia di competizione dell’istituto di credito, che non è disposto a cedere quote di mercato alle concorrenti.

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