Fare investimenti sicuri nelle banche oggi non è un mestiere facile. Il settore è sotto schiaffo da oltre tre anni. Certo, le modifiche sulle stime delle perdite legate alla crisi di liquidità potranno aiutare la ripresa. Ma il percorso sarà ancora lungo. Un’idea, la più ovvia per i retailer che non hanno la possibilità di un’analisi approfondita, è quella di comprare fondi che investono nel comparto dei finanziari (il più capitalizzato nelle Borse internazionali, oltre il 20%, e fortemente pesato dagli istituti di credito). (more…)
20 April 2010
Investire sicuro: meglio i fondi o il fai da te?
28 August 2009
Se Bot e titoli di stato non rendono più, che fare?
Una notizia che non fa notizia che notizia è? Semplicemente qualcosa che va a confermare il trend dell’ultimo periodo. Nessuna sorpresa durante l’ultima asta dei titoli di stato. I rendimenti continuano a scendere, seppur di poco, ma tanto siamo arrivati a un livello in cui non fa più molta differenza. I Bot, buoni ordinari del tesoro, semestrali sono stati battuti a un rendimento annuo pari allo 0,550% semplice, in calo di 0,044 punti. Un altro record a ribasso, in una corsa al guinness che negli ultimi mesi non ha conosciuto soste. E questo è il rendimento lordo… che la netto scende allo 0,48% e al netto ulteriore delle commissioni si riduce allo 0,08%, come dire niente, solo la garanzia di riavere indietro il capitale investito, che effettivamente di questi tempi è già qualcosa. Ma non solo i Bot, anche i titoli a scadenze più prolungate non accennano a riprendersi; così i Ctz, i Certificati del Tesoro zero coupon, con scadenza due anni, sono stati collocati a un tasso lordo semplice dell’1,505%, inferiore dello 0,097 punti rispetto all’asta precedente. Che fare allora? La situazione dei mercati è complicata e non è semplice trovare investimenti redditizi che contemporaneamente assicurino in ogni caso la restituzione del capitale. Forse la tipologia di investimento più indicata per i risparmiatori oculati sono gli Etf, Exchange traded funds, con un portafoglio composto esclusivamente da titoli obbligazionari di differenti paesi: sicurezza del rientro con un margine più alto di guadagno.
26 June 2009
Platinum Dynamic Etf Selector di Deutsche Bank
Della fortuna degli Etf in questa particolare congiuntura finanziaria abbiamo parlato anche qualche giorno fa. E se le regole del mercato vogliono che su uno strumento vincente si moltiplicano le operazioni questa volta non vengono sicuramente smentite. Deutsche Bank propone una novità assoluta per il panorama borsistico italiano: un fondo che investe solo su Exchange Traded Funds: si chiama DB Platinum Dynamic Etf Selector e sta per essere lanciato. Se non è raro incontrare Etf nel paniere dei fondi di investimento e la prima volta che un Fondo dichiara di investire esclusivamente su questo strumento finanziario. Il Fondo si avvarrà di un approfondito studio di mercato per individuare gli Etf dalle migliori performance, un tot dei quali verranno inseriti nel portafoglio del fondo. Questa selezione avverrà ogni mese, in modo da adattarsi velocemente ai cambiamenti del mercato. Rispetto al rischio è possibile scegliere tra tre diverse fasce di volatilità: al 3%, al 6% e al 8%. Deutsche Bank assicura comunque un controllo continuo per eliminare qualsiasi forma di rischio eccessivo, possibile anche per l’estrema diversificazione del fondo, che può portare a risultati positivi anche in momenti difficili per le borse. La sottoscrizione di DB Platinum Dynamic Etf Selector è giornaliera, può essere venduto o comprato in ogni momento.
18 June 2009
Lyxor Etf Euro Corporate bond
Il mercato degli Exchange Traded Funds continua a fiorire e alla vasta scelta si è aggiunto da poco anche il Lyxor Etf Euro Corporate bond. Questa propensione non sorprende, dato che gli Etf sono uno strumento estremamente snello e conveniente. La possibilità di scambiare le quote del fondo come una normale azione lo rende una scelta molto più affidabile di altre della stessa famiglia, anche perché con la contrattazione continua è possibile conoscere le variazioni del valore del Fondo in diretta, permettendo così agli investitori di fare delle scelte rapide. Il Lyxor Etf Euro Corporate bond fa riferimento a un paniere di 40 obbligazioni corporate in euro, tutte con rating alto. L’investimento minimo è di 100 euro, permettendo a tutti di investire in strumenti altrimenti poco accessibili per i piccoli risparmiatori. Tutte le obbligazioni del benchmark sono selezionate in base a dei rigidi criteri che prevedono l’emissione in euro, un elevato grado di affidabilità, una capitalizzazione minima di 750 milioni di euro, e una buona liquidità di mercato. Rispetto alle scadenze non devono essere state emesse da più di tre anni e deve mancare almeno un anno e mezzo al termine.
30 May 2009
Un nuovo Etf monetario quotato a Milano
Un nuovo strumento di investimento a breve termine quotato dallo scorso 27 maggio sulla Borsa di Milano; è l’iShares S&P eb.rexx Money Market, indicizzato a un paniere di titoli di Stato tedeschi con scadenza da uno e 12 mesi. I broker cavalcano ancora l’oda lunga dell’Etf, l’unico nell’ultimo periodo di crisi ad aver segnato sempre rendimenti positivi. Ishares fa parte del gruppo Barclays Global Investors. Per conseguire il traguardo che si prefigge, e cioè replicare l’andamento di un paniere di titoli di Stato tedeschi a breve, cioè contiene solo titoli caratterizzati da estrema liquidità, che per il momento sono solo nove ma con possibilità di ampliamento per l’immediato futuro. L’eb.rexx Money Market prevede un volume in circolazione pari ad almeno 4 miliardi di euro. L’Etf, che è denominato in euro, ha un costo totale annuo (Ter) dell’1,126%; il differenziale massimo tra prezzo di acquisto e di vendita è lo 0,15%. Il codice ISIN è DE000A0Q4RZ9. La distribuzione del dividendo è prevista su base annuale.
12 May 2009
Nuova piattaforma per il mercato europeo degli exchange traded
Il mondo degli Exchanged Trading Product in Europa è destinato a crescere. Nonostante gli Etf siano un prodotto estremamente ricercato, grazie ai buoni rendimenti e alla semplicità di gestione, i volumi di scambio europei non sono ancora minimamente paragonabili a quelli americani. Per capirci parliamo di 2 miliardi di dollari contro i 90 degli Stati Uniti. Un mercato quindi dalle grandi potenzialità, molto attraente per i gradi operatori del settore. Prova ne è la nuova piattaforma lanciata da Bank of America Merril Lynch, Goldman Sachs e Morgan Stanley. Si chiama Source e proporrà sul mercato 13 nuovi Etf (Exchange Traded Funds) e 22 Etc (Exchange Traded Commodities). Gli scambi si concentreranno nel solo mercato di Deutsche Boerse, con prodotti total return e aprendo alla partecipazione di più broker. I prodotti avranno diverse combinazioni di rischio, in modo da poter tenere sotto controllo l’andamento dell’investimento e di poter scegliere il profilo più consono alle aspettative di ciascuno. Ted Hood, a capo del progetto Source, commenta così: “Source è molto entusiasta delle prospettive di crescita del mercato europeo per gli Exchange traded products. Siamo convinti di poter generare una crescita ancora maggiore, offrendo agli investitori prodotti migliori e fornendo un ambiente di trading potenziato. Raggiungeremo questo obiettivo creando standard di prodotto condivisi, caratterizzati da un’accresciuta liquidità, ridotto rischio di credito, maggiore trasparenza e concorrenza più efficiente”.
21 April 2009
Da Ing il servizio low cost per il trading online
Ing Direct si riafferma come l’Istituto di credito che più di molti altri investe nella ricerca di soluzioni per servizi ad alta affidabilità ma a basso costo. Negli ultimi giorni ha deciso di estendere la propria azione anche al settore del trading online, lanciando una piattaforma che permette di gestire le transazioni in borsa in una forma semplice ed economica. Ampliare questo tipo di servizi al grande pubblico, rendendoli fruibili attraverso sistemi intuitivi e ricalibrando spese e commissioni, potrebbe rivelarsi un’ottima strategia per creare nuove fette di mercato. Questa particolare offerta di Ing Direct si appoggia a Conto Corrente Arancio ed è costruita con un’operatività intuitiva che rende gli investimenti semplici e chiari; le quotazione, strumenti di monitoraggio e di analisi sono aggiornati in tempo reale 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. E’ così possibile gestire autonomemente i principali strumenti finanziari quotati in Italia (titoli azionari, titoli di Stato, obbligazioni, ETF) ed è possibile impostare un servizio di allerta gratuito tramite sms ed email per ricevere gli aggiornamenti desiderati. Il tutto senza spese di custodia e di attivazione, ne’ spese per accredito di dividendi e cedole.
6 April 2009
Nuovo Etf del gruppo Deutsche Bank
Sono il Fondo del momento, ricercati in piena fase di riflusso dei loro cugini “classici”, non hanno risentito della crisi ma anzi hanno fatto registrare buoni incrementi anche negli ultimimesi di sofferenza dei mercati. Parliamo degli Exchange Traded Fund, meglio conosciuti con l’acronimo ETF. E dati gli ottimi risultati ne continuano a nascere di sempre nuovi. Lo scorso 2 aprile è stata la gionata di debutto alla Borsa Italiana, nel segmento OICR aperti indicizzati – classe 2 del mercato ETFplus, all’ETF db x-trackers RUSSELL 2000 ETF emesso da db x-trackers, appartenente al Deutsche Bank group. Anche grazie alla garanzia della solidità del gruppo il Fondo si aspetta una buona accoglienza. L’obiettivo d’investimento è quello di replicare la performance del rispettivo indice benchmark, l’indice Russell 2000 che offre un’esposizione al segmento small-cap, riservato alle società a bassa capitalizzazione, dell’investable universe azionario statunitense. È denominato in USD ed è un indice Total Return calcolato da Frank Russel Company.
3 March 2009
Il successo degli Etf
Gli Exhange Traded Funds sono un investimento che gode di largo consenso anche in tempi non proprio tranquilli per i mercati finanziari. E’ impossibile non notare la loro consolidata posizione, soprattutto se comparata a quella di tutti gli altri fondi che invece hanno subito forti perdite e sono stati abbandonati da gran parte degli investitori. Secondo le quotazioni della Borsa, in Italia gli Etf hanno superato i 300 nel mese di febbraio. Sono quotati sul mercato Etfplus di Piazza Affari, che comprende anche 47 Exchange Traded Commodities. Tra i motivi del loro successo ci sono alcune delle loro caratteristiche e cioè che costano poco, sono flessibili e si possono gestire da pagando poche commissioni e monitornado con semplicità gli investimenti. Il loro valore continua a salire e a fine gennaio ha toccato quota 10,4 miliardi di euro. Basta una semplice comparazione dei dati degli ultimi anni per rendersi conto del boom di questi fondi : se nel 2003 i contratti erano 54mila a fine 2008 sono diventati 1.416.079 con un valore complessivo che è passato mentre da 1,5 a 48 miliardi di euro. A gennaio si sono registrati scambi giornalieri per 158 milioni di. La Borsa Italiana è la prima in Europa per quanto riguarda i contratti scambiati sui sistemi telematici.
5 February 2009
Un Fondo per guadagnare sul ribasso dei mercati
Sei un investotore e vivi nella certezza che i ribassi azionari di questo periodo non sono destinati a finire a breve? Sgam, società del gruppo Société Générale, ha ideato un nuovo tipo di fondo che fa guadagnare percentualmente sulla perdita dell’indice Dow Jones EuroStoxx 50. Il debutto di questo Exchange Traded Found dal nome “XBear DJ EuroStoxx 50” è avvenuto proprio ieri. Il Dow Jones EuroStoxx 50 total return èuno dei più importanti benchmark azionari europei e comprende le 50 blue chip più liquide dell’area euro; quello adottato è il “total return”, che prevede il reinvestimento dei dividendi. Il risultato del fondo è moltiplicato da un effetto leva che agisce grazie a un moltiplicatore compreso tra 1,5 e 2 che viene definito ogni tre mesi in base all’andamento dei mercati e alle aspettative per il trimestre successivo. In questo momento, e così per i prossimi tre mesi, è pari a 2; quindi per ogni punto perso dall’indice il Fondo guadagnail 2%. Al contraio però, se l’indice dovesse guadagnare, l’Etf perderebbe percentualmente il doppio. Il costo totale annuo del Fondo Sgam è dello 0,60%, mentre lo spread massimo denaro-lettera è dell’1,50%.