23 March 2009

Falcone : un nuovo hedge fund per investire sui titoli in sofferenza

Categoria: investimenti — Tags: , — Riccardo @ 15:21

Philip Falcone, che gestisce i 7 miliardi di dollari della Harbinger Capital Partners, sta avviando un nuovo hedge fund sulla base del background acquisito nella gestione dei titoli in difficoltà. Il fondo, che sarà chiamato Credit Distressed Blue Line, acquisterà prestiti ed obbligazioni in sofferenza e scommetterà contro l’innalzamento del tasso passivo. Il fondo più importante della compagnia, chiamato Harbinger Capital Partners Fund I, lo scorso anno ha limitato i prelievi al 65% del totale dei titoli a causa degli investimenti nel private-equity che sono più difficili da vendere rispetto ai titoli scambiati pubblicamente.

Falcone ha iniziato il suo fondo principale circa otto anni fa per concentrarsi sul debito in sofferenza. Le obbligazioni sono considerate “pericolose” se rendono 10 punti percentuali in più rispetto ai titoli del Tesoro con scadenze simili; situazione che indica che gli investitori sono preoccupati per un possibile default dell’emittente. Essi, infatti, comprano tale tipo di debito scommettendo sul fatto che la compagnia rinegozi i contratti di prestito per evitare la bancarotta o ottenere guadagni nella fase di liquidazione. In seguito Falcone ha diversificato sia con investimenti che includono titoli di compagnie che attraversano cambiamenti come fusioni o scissioni sia con titoli private-equity. C’è la possibilità che gli investitori del fondo Capital Partners chiedano a Falcone di poter passare al nuovo investimento senza pagare le parcelle fino a quando non recupereranno le perdite accusate nel 2008.

19 March 2009

La Bennelong apre un nuovo hedge fund

Categoria: investimenti — Tags: , — Riccardo @ 18:55

La Bennelong Funds Management, una compagnia di gestione fondi australiana, ha intenzione di aprire un secondo hedge fund per scommettere sulla crisi finanziaria dal momento che sta cercando di più che duplicare i fondi gestiti. Jarrod Brown, amministratore delegato, ha confermato ieri in un intervista che la compagnia vuole incrementare i titoli che gestisce di più di 500 milioni di dollari nei prossimi tre anni. La Bennelong, infatti, ha lavorato insieme alla Security Global Investors per offrire nelle prossime settimane un fondo con titoli con posizioni corte e lunghe, che seguirà un fondo solo con posizioni lunghe che le due compagnie hanno iniziato in questo mese. Il primo tipo di fondi si ha solitamente quando vengono acquistate quote se si pensa aumenteranno di prezzo e vengono vendute se ci si aspetta che il loro prezzo cadrà; il secondo tipo di fondi, invece, compra solo titoli. 

Per la SGI tale tipo di investimenti è innovativo dal momento che la compagnia ha sempre preferito società con bilanci di cassa positivi, livelli bassi di debito e quote di mercato dominanti.

UBS citata in giudizio per un fondo legato a Madoff

Categoria: investimenti — Tags: , — Riccardo @ 17:46

La banca svizzera UBS e la compagnia Ernst & Young sono state citate per le presunte “serie indempienze” nella sorveglianza del fondo LuxAlpha che ha investito circa il 95% dei suoi titoli attraverso Madoff. Circa 70 investitori, infatti, stanno chiamando in giudizio la UBS, come banca custode del fondo, la Ernst & Young come auditor e tutti i dirigenti del fondo, davanti alla corte lussemburghese  al fine di ottenere un risarcimento per le loro perdite. Dopo l’arresto di Madoff l’industria dei servizi finanziari lussemburghese, il secondo più grande mercato dei fondi comuni di investimento dopo l’America, è stata intorbidita. Dalle notizie trapelate sembra che uno dei processi riguarderà i membri del consiglio di amministrazione del LuxAlpha. 
Thierry Magon de La Villehuchet, amministratore delegato di una grande società di consulenza, che amministrava il fondo, è stato trovato morto nel suo ufficio di New York dopo aver perso tutti i soldi investiti con Madoff. Il regolatore del mercato ha chiuso definitivamente il fondo lo scorso 3 Febbraio. Tatiana Togni, portavoce della UBS a Zurigo, ha dichiarato che i documenti del fondo rendevano chiaro il fatto che la Banca non fosse tenuta alla sorveglianza dei titoli. I funzionari della Ernst & Young a Lussemburgo hanno deciso per il momento di non commentare.

15 March 2009

La Norvegia elimina la Dongfeng dal fondo petrolifero

Categoria: investimenti — Tags: , , — Riccardo @ 19:18

La Norvegia, per motivazioni etiche, ha deciso di bloccare gli investimenti del terzo più grande fondo sovrano del mondo, il Norway’s Government Pension Fund Global, nella Dongfeng Motor Group cinese e contemporanemante ha messo la Siemens AG, compagnia controllata, sotto osservazione. Il Ministro della Finanza norvegese ha spiegato che tale decisione è stata presa dopo l’esortazione da parte del Consiglio Etico di non finanziare il gruppo cinese che ha venduto carri militari alla Birmania. La compagnia tedesca Siemens è stata messa sotto osservazione, invece, per le accuse di corruzione evidente e sistematica che l’avrebbe caratterizzata per tutti questi anni. Lo stesso ministro ha aggiunto che è stata definita una soglia molto bassa per escludere definitivamente la compagnia Siemens, nel caso si presentino nuove situazioni di corruzione.

La Norvegia istituì nel 2004 una serie di regole per assicurare che il fondo non investisse in società coinvolte negli abusi sui diritti umani, nel danneggiamento ambientale o nella costruzione di armi. La compagnia tedesca è stata coinvolta in uno scandalo di corruzione dal 2006; molte delle sue società sono state accusate di pagare una percentuale sugli utili per ottenere i contratti per il programma “petrolio contro cibo” delle Nazioni Unite o per altri progetti in altri stati. Per il gruppo Dongfeng, il Consiglio Etico ha fatto riferimento ai criteri applicati nell’Unione Europea e negli Usa per l’embargo delle armi contro la Birmania.

11 March 2009

Macquarie: il modello dei fondi satellite fallisce

Categoria: investimenti — Tags: , , — Riccardo @ 17:51

I 14 fondi chiusi della Macquarie Group hanno perso 2,5 miliardi di dollari nel valore di mercato fino a questo momento, alimentando la speculazione sulla più grande banca d’investimenti australiana. Gli analisti pensano che la Macquarie dovrà affrontare una grande quantità di svalutazioni aggiuntive sui suoi fondi, sia quelli quotati che non. Tom Schroeder, uno dei più importanti investitori, è del parere che la crisi del credito abbia reso obsoleto il principale business della banca che consiste nell’usare il debito per acquistare strade a pedaggio e aeroporti che vengono resi indipendenti all’interno dei fondi. Egli ha confermato che non può essere utilizzato un tale modello di business, reso insostenibile dal fatto che il prezzo sia del debito sia del capitale netto viene rifissato troppo in fretta a causa della crisi finanziaria.

Nicholas Moore, amministratore delegato della Macquarie, ha sempre cercato di minimizzare il bisogno  di capitale aggiuntivo e di distanziare la sua compagnia dalle aziende satelliti. Lo scorso 2 Marzo, in un resoconto, la compagnia ha confermato che i fondi satellite non avranno ripercussioni sul suo bilancio patrimoniale e ha specificato alcuni strumenti di ristrutturazione come: maggiori vendite del titolo, un ulteriore rifinanziamento del debito, una privatizzazione del fondo. Essa, infatti, non ha alcun impegno per uscite di capitale future verso le società affiliate quotate e quindi non ha più intenzione di investire in loro.

10 March 2009

Hedge Funds: quest’anno altri 20000 licenziamenti

Categoria: investimenti — Tags: , , — Riccardo @ 13:56

Entro quest’anno gli hedge funds potranno perdere 20000 lavoratori in tutto il mondo, record del 14% nel mondo del lavoro, a causa dell’erosione delle remunerazioni dovuta alle perdite negli investimenti e ai prelievi dei clienti. Secondo i dati raccolti dalla Hedge Fund Research Inc., circa 920 hedge funds, ossia il 12% sul totale, sono stati chiusi lo scorso anno. Dei 6800 fondi amministrati da un solo gestore (single-manager funds), il 70% hanno registrato perdite nel 2008, a dimostrazione del fatto che è impossibile ritornare ad ottenere dei rendimenti di performance fino a quando le perdite non saranno recuperate. Queste remunerazioni , che costituiscono generalmente il 20% dei profitti ottenuti dall’investimento, sono la fonte primaria di liquidità usata per pagare i premi. Secondo Huw van Steenis, un analista finanziario della Morgan Stanley, i titoli hedge fund potrebbero perdere un valore addizionale del 21% entro quest’anno.

Dalle analisi di una compagnia di recruiting newyorkese sembra che molti hedge funds stiano ricercando i cosiddetti traders “ad alta frequenza”. Questi usano programmi informatici per comprare e vendere titoli entro un periodo di massimo 10 minuti; in mercati volatili tale condotta può essere profittevole.

6 March 2009

Il fondo della BlueGold aspetta le decisioni dell’OPEC

Categoria: investimenti — Tags: , , — Riccardo @ 14:05

La BlueGold Capital Management è una compagnia che gestisce un hedge fund focalizzato sui prodotti di scambio in particolar modo del settore energetico e  dei derivati del petrolio. Quest’anno il fondo ha riportato un profitto del 31% sugli scambi nel settore energetico. Ora la compagnia sta puntando l’attenzione sul possibile aumento del prezzo del petrolio che dovrebbe conseguire dalla decisione dell’OPEC di tagliare la produzione entro questo mese. In realtà la diffusione tra gli investitori della possibile decisione sta già spingendo il prezzo del greggio al rialzo grazie alle attività speculative.

La BlueGold ha riportato guadagni del 307% da quando ha iniziato le operazioni a Febbraio dello scorso anno; a Gennaio 2009 i titoli della compagnia sono arrivati al massimo valore di 1,3 miliardi di dollari con una caduta nel mese successivo dovuta alla crescente richiesta di liquidità da parte degli investitori. Il fondo, quindi, al momento sta cercando  investimenti addizionali. Secondo i dati della Hedge Fund Research, i fondi speculativi hanno perso mediamente il 19% di valore nel 2008 e da Gennaio hanno iniziato ad ottenere piccoli cambiamenti. La BlueGold deve solo aspettare la decisione dell’OPEC per poter rivedere le proprie decisioni d’investimento.

Il fondo “Cigno Nero” guadagna il 236% nell’ultimo anno

Categoria: investimenti — Tags: , — Riccardo @ 13:04

La compagnia neozelandese il cui nome è “36 South Investment Managers Ltd.”, costituita da imprenditori che investono sul mercato dei derivati, ha deciso di chiudere il fondo denominato “Cigno Nero” dopo che esso ha ottenuto un guadagno del 236% negli ultimi 12 mesi. Questa compagnia compera sia opzioni a lunga scadenza valutate in dollari che essa considera convenienti sia prodotti con rendimenti fissi; opera anche sui mercati azionari e su quelli delle materie prime. Essa, quindi, scommette sul fatto che eventi rari o imprevisti possano generare profitti insolitamente maggiori. Jerry Haworth, cofondatore della compagnia, ha spiegato che le opzioni, contratti che permettono di comprare o vendere quote in una certa data e ad un dato prezzo, servono come sistema di indicatori di allarme di un’imminente crisi; è per tale motivo che esse sono considerate una nicchia sorprendentemente lucrativa in cui vi sono molti pochi partecipanti.  

La denominazione “Cigno Nero” attribuita al fondo deriva da una teoria sviluppata da Taleb, un professore di gestione del rischio, che ha spiegato in un libro come proteggere gli investitori dai cosiddetti cigni neri, cioè eventi altamente improbabili che possono portare alla rovina economica. (more…)

4 March 2009

USA: il fondo assicurativo per i depositi bancari potrebbe esaurirsi

Categoria: Banche — Tags: , , — Riccardo @ 19:41

La Federal Deposit Insurance Corp. (FDIC) è una società federale che si occupa di assicurazione sui depositi delle banche. In questi ultimi giorni il Presidente Sheila Bair ha approvato la richiesta di nuove parcelle che hanno suscitato grandi proteste tra la comunità bancaria che progetta di riempire l’agenzia con circa 5000 lettere. La Bair ha risposto prontamente con una serie di motivazioni alla base della decisione: senza le ulteriori entrate, il fondo assicurativo sui depositi potrebbe divenire insolvente entro l’anno; secondo la FDIC entro il 2010 un largo numero di banche potrebbe fallire a causa delle condizioni economiche sfavorevoli e le previsioni indicano che il saldo del fondo potrebbe annullarsi o diventare negativo.

Le banche più piccole sono state fortemente colpite dalla parcella unica che potrebbe cancellare la metà o  gli interi guadagni delle banche nel 2009. Questa è la convinzione di Camden Fine, presidente della Comunità Indipendente dei banchieri d’America, che riconosce anche che le diverse banche stanno pagando per l’incompetenza e l’avidità di Wall Street. La Bair ha aggiunto che lo stesso statuto dell’agenzia vieta di discriminare le istituzioni in base alla loro grandezza. Nello scontento generale lei cerca quasi di giustificarsi dicendo che l’agenzia non è riuscita a trovare nessuna alternativa valida.

Sud Corea: fondo pensione più redditizio del mondo

Categoria: investimenti — Tags: , , — Riccardo @ 18:26

Il National Pension Service sudcoreano è un fondo d’investimento che è stato emesso nel 1988 e che copre  tutti i lavoratori autonomi e del settore privato. Esso ha sempre registrato rendimenti maggiori al 5% tra il 2003 e il 2007; l’anno scorso, invece, si sono avuti i peggior risultati dei suoi due decenni di vita. I rendimenti, in realtà, sono stati più bassi rispetto agli anni passati ma sicuramente migliori rispetto agli andamenti di molti altri fondi internazionali. Nel 2008, infatti, sono state evitate perdite per 150 miliardi di dollari grazie agli andamenti delle obbligazioni locali che hanno registrato un guadagno dell’11%. Il valore delle azioni Koreane presenti nel fondo, invece, è diminuito del 38% a causa della crisi del credito che ha creato forti turbamenti sui mercati dei titoli. La performance delle obbligazioni è stata cruciale dal momento che, costituendo la maggior parte del fondo, esse hanno permesso di bilanciare le perdite in un anno in cui i fondi pensionistici di tutto il mondo hanno riportato rendimenti decrescenti dopo la crisi globale che ha portato alla distruzione di azioni per un valore di 28 trilioni di dollari.

Kim Yong Tae, un responsabile fondi alla Yurie Asset Management Co. di Seul, ha dichiarato che il 2009 presenta una grande opportunità per raccogliere titoli nel fondo che dovrebbe iniziare a occuparsi di assets più rischiosi per non perdere i rendimenti futuri che si otterrano con la ripresa economica.

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