Philip Falcone, che gestisce i 7 miliardi di dollari della Harbinger Capital Partners, sta avviando un nuovo hedge fund sulla base del background acquisito nella gestione dei titoli in difficoltà. Il fondo, che sarà chiamato Credit Distressed Blue Line, acquisterà prestiti ed obbligazioni in sofferenza e scommetterà contro l’innalzamento del tasso passivo. Il fondo più importante della compagnia, chiamato Harbinger Capital Partners Fund I, lo scorso anno ha limitato i prelievi al 65% del totale dei titoli a causa degli investimenti nel private-equity che sono più difficili da vendere rispetto ai titoli scambiati pubblicamente.
Falcone ha iniziato il suo fondo principale circa otto anni fa per concentrarsi sul debito in sofferenza. Le obbligazioni sono considerate “pericolose” se rendono 10 punti percentuali in più rispetto ai titoli del Tesoro con scadenze simili; situazione che indica che gli investitori sono preoccupati per un possibile default dell’emittente. Essi, infatti, comprano tale tipo di debito scommettendo sul fatto che la compagnia rinegozi i contratti di prestito per evitare la bancarotta o ottenere guadagni nella fase di liquidazione. In seguito Falcone ha diversificato sia con investimenti che includono titoli di compagnie che attraversano cambiamenti come fusioni o scissioni sia con titoli private-equity. C’è la possibilità che gli investitori del fondo Capital Partners chiedano a Falcone di poter passare al nuovo investimento senza pagare le parcelle fino a quando non recupereranno le perdite accusate nel 2008.