24 March 2010

Gli Hedge italiani, saranno convenienti nel 2010?

Categoria: investimenti — Tags: , — Riccardo @ 19:50

hedgeDopo le performance record registrate nel 2009, anche nel primo mese del 2010 i fondi di fondi hedge italiani non sono venuti meno alla loro tipica missione di offrire rendimenti decorrelati rispetto ai mercati azionari e di proteggere il capitale degli investitori nei momenti di stress.
Infatti nel mese di gennaio, mentre il comparto azionario italiano, registrava una perdita pari a -5,82% (al lordo di fee e fiscalità) in base al Ftse Mib, quello europeo lasciava sul terreno il 4,68% (al lordo di fee e fiscalità) secondo il DJ EuroStoxx in euro e quello in dollari limitava le perdite a un pur sempre importante -3,70% (al lordo di fee e fiscalità) secondo l’S&P 500, l’industria italiana dei fondi di fondi hedge riportava un risultato flat con un rendimento del MH-Eurizon FdF indice generale pari a -0,07% (al netto di fee e fiscalità).
Il contributo maggiore a tale performance è stato fornito dai fondi hedge sottostanti, attivi nelle strategie relative value ed event driven, mentre lo stile che è stato più penalizzato è il long/short equity che ha sofferto dell’inversione di trend registrata sui mercati azionari. (more…)

10 June 2009

A maggio crescono i Fondi comuni di investimento

Il miglioramento registrato nel primo trimestre del 2009 sull’andamento dei Fondi comuni di investimento, diventa un trend consolidato nei dati che c rimandano le contrattazioni del mese di maggio. Il margine positivo della raccolta fondi, che ricordiamo è la differenza tra i nuovi sottoscrittori e quelli che hanno invece deciso di lasciare, è pari a 1,57 miliardi di euro. I Fondi flessibili sono quelli che più hanno influenzato questo valore positivo, contribuendo con una risultato positivo pari 0,81 miliardi, seguiti a ruota da quelli azionari che hanno chiuso a +0,58 miliardi e i fondi di liquidità a +0,25. Fin qui niente di straordinario; il risultato che fa la differenza infatti e l’inversione di tendenza dei fondi obbligazionari, che non riuscivano a risalire la brutta china intrapresa con la crisi economica; l’attivo registrato è di “solo” milioni di euro, ma quello che importa è che il segno meno si sia convertito in un più. Unica nota dolente di quella che è sicuramente un’ottima performance registrata dai fondi comuni di investimento è l’andamento dei fondi hedge e di quelli bilanciati, che perdono rispettivamente 131 e 26 milioni di euro.  I risultati migliori nella raccolta di nuovi sottoscrittori sono stati quelli di Bnp Paribas, Pioneer del gruppo Unicredit, Credem, Azimut, Arca, Banca Esperia e Mediolanum.

14 April 2009

Continua la fuga dai fondi obbligazionari

Pochi giorni fa abbiamo visto come il risultato dei fondi azionari abbia leggermente risollevato la media generale di rendimento della più generale categoria dei fondi di investimento. Effettivamente ci si trova in una situazione in cui la fuga più consistente avviene dai fondi obbligazionari, probabilmente per la doppia motiavazione che da una parte portano rendimenti bassi e dall’altra che tra la componente obbligazionaria potrebbero esserci titoli derivati tra quelli considerati “tossici”, cioè a rischio.  Fatto sta che secondo la nota di Assogestioni in marzo i fondi di Liquidità hanno registrato riscatti complessivi per 139 milioni di euro, mentre bilanciati e azionari registrano rispettivamente 420 e 490 milioni di euro di deflussi. I riscatti per i fondi Hedge sono pari a 677 milioni, quelli dei fondi flessibili a 701 milioni. L’andamento negativo è determinato in maggior misura dai prodotti obbligazionari, il cui tasso di deflusso è ampiamente superiore aglia altri. Solo a Marzo hanno perso oltre 2,7 miliardi di euro.

23 March 2009

Falcone : un nuovo hedge fund per investire sui titoli in sofferenza

Categoria: investimenti — Tags: , — Riccardo @ 15:21

Philip Falcone, che gestisce i 7 miliardi di dollari della Harbinger Capital Partners, sta avviando un nuovo hedge fund sulla base del background acquisito nella gestione dei titoli in difficoltà. Il fondo, che sarà chiamato Credit Distressed Blue Line, acquisterà prestiti ed obbligazioni in sofferenza e scommetterà contro l’innalzamento del tasso passivo. Il fondo più importante della compagnia, chiamato Harbinger Capital Partners Fund I, lo scorso anno ha limitato i prelievi al 65% del totale dei titoli a causa degli investimenti nel private-equity che sono più difficili da vendere rispetto ai titoli scambiati pubblicamente.

Falcone ha iniziato il suo fondo principale circa otto anni fa per concentrarsi sul debito in sofferenza. Le obbligazioni sono considerate “pericolose” se rendono 10 punti percentuali in più rispetto ai titoli del Tesoro con scadenze simili; situazione che indica che gli investitori sono preoccupati per un possibile default dell’emittente. Essi, infatti, comprano tale tipo di debito scommettendo sul fatto che la compagnia rinegozi i contratti di prestito per evitare la bancarotta o ottenere guadagni nella fase di liquidazione. In seguito Falcone ha diversificato sia con investimenti che includono titoli di compagnie che attraversano cambiamenti come fusioni o scissioni sia con titoli private-equity. C’è la possibilità che gli investitori del fondo Capital Partners chiedano a Falcone di poter passare al nuovo investimento senza pagare le parcelle fino a quando non recupereranno le perdite accusate nel 2008.

19 March 2009

La Bennelong apre un nuovo hedge fund

Categoria: investimenti — Tags: , — Riccardo @ 18:55

La Bennelong Funds Management, una compagnia di gestione fondi australiana, ha intenzione di aprire un secondo hedge fund per scommettere sulla crisi finanziaria dal momento che sta cercando di più che duplicare i fondi gestiti. Jarrod Brown, amministratore delegato, ha confermato ieri in un intervista che la compagnia vuole incrementare i titoli che gestisce di più di 500 milioni di dollari nei prossimi tre anni. La Bennelong, infatti, ha lavorato insieme alla Security Global Investors per offrire nelle prossime settimane un fondo con titoli con posizioni corte e lunghe, che seguirà un fondo solo con posizioni lunghe che le due compagnie hanno iniziato in questo mese. Il primo tipo di fondi si ha solitamente quando vengono acquistate quote se si pensa aumenteranno di prezzo e vengono vendute se ci si aspetta che il loro prezzo cadrà; il secondo tipo di fondi, invece, compra solo titoli. 

Per la SGI tale tipo di investimenti è innovativo dal momento che la compagnia ha sempre preferito società con bilanci di cassa positivi, livelli bassi di debito e quote di mercato dominanti.

10 March 2009

Hedge Funds: quest’anno altri 20000 licenziamenti

Categoria: investimenti — Tags: , , — Riccardo @ 13:56

Entro quest’anno gli hedge funds potranno perdere 20000 lavoratori in tutto il mondo, record del 14% nel mondo del lavoro, a causa dell’erosione delle remunerazioni dovuta alle perdite negli investimenti e ai prelievi dei clienti. Secondo i dati raccolti dalla Hedge Fund Research Inc., circa 920 hedge funds, ossia il 12% sul totale, sono stati chiusi lo scorso anno. Dei 6800 fondi amministrati da un solo gestore (single-manager funds), il 70% hanno registrato perdite nel 2008, a dimostrazione del fatto che è impossibile ritornare ad ottenere dei rendimenti di performance fino a quando le perdite non saranno recuperate. Queste remunerazioni , che costituiscono generalmente il 20% dei profitti ottenuti dall’investimento, sono la fonte primaria di liquidità usata per pagare i premi. Secondo Huw van Steenis, un analista finanziario della Morgan Stanley, i titoli hedge fund potrebbero perdere un valore addizionale del 21% entro quest’anno.

Dalle analisi di una compagnia di recruiting newyorkese sembra che molti hedge funds stiano ricercando i cosiddetti traders “ad alta frequenza”. Questi usano programmi informatici per comprare e vendere titoli entro un periodo di massimo 10 minuti; in mercati volatili tale condotta può essere profittevole.

6 March 2009

Il fondo della BlueGold aspetta le decisioni dell’OPEC

Categoria: investimenti — Tags: , , — Riccardo @ 14:05

La BlueGold Capital Management è una compagnia che gestisce un hedge fund focalizzato sui prodotti di scambio in particolar modo del settore energetico e  dei derivati del petrolio. Quest’anno il fondo ha riportato un profitto del 31% sugli scambi nel settore energetico. Ora la compagnia sta puntando l’attenzione sul possibile aumento del prezzo del petrolio che dovrebbe conseguire dalla decisione dell’OPEC di tagliare la produzione entro questo mese. In realtà la diffusione tra gli investitori della possibile decisione sta già spingendo il prezzo del greggio al rialzo grazie alle attività speculative.

La BlueGold ha riportato guadagni del 307% da quando ha iniziato le operazioni a Febbraio dello scorso anno; a Gennaio 2009 i titoli della compagnia sono arrivati al massimo valore di 1,3 miliardi di dollari con una caduta nel mese successivo dovuta alla crescente richiesta di liquidità da parte degli investitori. Il fondo, quindi, al momento sta cercando  investimenti addizionali. Secondo i dati della Hedge Fund Research, i fondi speculativi hanno perso mediamente il 19% di valore nel 2008 e da Gennaio hanno iniziato ad ottenere piccoli cambiamenti. La BlueGold deve solo aspettare la decisione dell’OPEC per poter rivedere le proprie decisioni d’investimento.

Il fondo “Cigno Nero” guadagna il 236% nell’ultimo anno

Categoria: investimenti — Tags: , — Riccardo @ 13:04

La compagnia neozelandese il cui nome è “36 South Investment Managers Ltd.”, costituita da imprenditori che investono sul mercato dei derivati, ha deciso di chiudere il fondo denominato “Cigno Nero” dopo che esso ha ottenuto un guadagno del 236% negli ultimi 12 mesi. Questa compagnia compera sia opzioni a lunga scadenza valutate in dollari che essa considera convenienti sia prodotti con rendimenti fissi; opera anche sui mercati azionari e su quelli delle materie prime. Essa, quindi, scommette sul fatto che eventi rari o imprevisti possano generare profitti insolitamente maggiori. Jerry Haworth, cofondatore della compagnia, ha spiegato che le opzioni, contratti che permettono di comprare o vendere quote in una certa data e ad un dato prezzo, servono come sistema di indicatori di allarme di un’imminente crisi; è per tale motivo che esse sono considerate una nicchia sorprendentemente lucrativa in cui vi sono molti pochi partecipanti.  

La denominazione “Cigno Nero” attribuita al fondo deriva da una teoria sviluppata da Taleb, un professore di gestione del rischio, che ha spiegato in un libro come proteggere gli investitori dai cosiddetti cigni neri, cioè eventi altamente improbabili che possono portare alla rovina economica. (more…)

3 March 2009

India: gli hedge funds offrono le società al private equity

Categoria: investimenti — Tags: , , — Riccardo @ 14:05

La 3i Group, leader mondiale nel private-equity, ha confermato che è iniziata l’offerta di quote delle compagnie indiane ad investitori istituzionali poichè i diversi hedge funds e le varie banche stanno cercando di liberarsi dei titoli. Secondo Anil Anuja, responsabile per la 3i del business in Asia, i fondi speculativi e le banche, che hanno acquistato le quote di minoranza delle aziende indiane negli ultimi anni, stanno incontrando difficoltà nello smobilizzo dei loro investimenti a causa di un mercato delle quotazioni che è quasi scomparso. La 3i ha versato più di 2 miliardi di dollari in Asia dal 2006 e lo scorso mese ha investito 160 milioni nella Krishnapatnam Port  Company, il suo terzo investimento d’infrastruttura nel paese.
Secondo Anuja sta comparendo un nuovo tipo di transazioni tra i soggetti che hanno bisogno di capitale, i quali stanno smobilizzando le quote detenute in aziende non quotate in borsa. Tali offerte potrebbero rallentare le vendite private-equity dal momento che le quote vengono offerte per un valore inferiore a quello che gli amministratori delle aziende sono disposti ad accettare. (more…)

2 March 2009

Un nuovo fondo per raccogliere i disastrati titoli asiatici

Categoria: investimenti — Tags: , , — Riccardo @ 12:31

Edwin Wong, un ex amministratore delegato della Lehman Brothers, ha confermato la partenza del progetto di reperire circa 500 milioni di dollari per un fondo da investire nei disastrati titoli asiatici eccetto quelli giapponesi. Egli sta operando attraverso la SSG Capital Management, banca di investimenti specializzata in varie soluzioni finanziarie, la quale sta aprendo le operazioni finanziarie con le famiglie agiate della regione che dovrebbero iniziare ad investire dagli inizi di Aprile. Wong, che ha reperito sei ex colleghi per la fase di start-up, ha dichiarato che il progetto sarà graduale poichè ha intenzione di offrire titoli poco onerosi per poter emergere successivamente. La SSG, attraverso la vendita sottoprezzo dei titoli asiatici, sta quindi aumentando il proprio capitale in anticipo rispetto alle banche di investimento globali e ai fondi speculativi. Queste istituzioni finanziarie, infatti, stanno o limitando i propri bilanci patrimonali o chiudendo i propri uffici nella regione. Un esempio: la KPMG, liquidatore provvisorio di otto società Lehman presenti a Hong Kong e dichiarate insolventi, sta valutando la vendita di almeno 20 miliardi di dollari di titoli per far fronte alle passività stimate intorno ai 23 miliardi.

Wong ha aggiunto che gli investimenti della SSG includeranno mutui, obbligazioni convertibili, proprietà e azioni ordinarie oltre a coinvolgere società in ristrutturazione che stanno riorganizzando il pagamento dei propri debiti.

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