Un altro record battuto dall’euribor! E un’altra barriera superata, quella del 2%. Sempre al minimo rispetto all’aprile 2004 l’Euribor a tre mesi arrivato all’1,989. I suoi omologhi si differenti periodi sono anch’essi scesi: quello a una settimana all’1,382% e quello a sei mesi al 2,069%. L’Euribor, come non molti sapranno, è l’acronimo di EURo Inter Bank Offered Rate ovvero tasso interbancario di offerta in euro. E’ il tasso di riferimento utilizzato come tasso medio applicato per le procncipali operazioni del mercato interbancario e viene calcolato giornalmente. La percentuale varia di volta in volta solo rispetto alla durata de prestito ma mai in relazione all’ammontare del capitale. Il recepimento della normativa europea che ha imposto l’obbligo per le banche di offrire mutui a tasso variabile anche ancorati ai nuovi parametri Bce oltre che all’Euribor a tre mesi sembrerebbe quindi superato, almeno nella convenienza del momento. Ma, come ha sempre sostenuto il Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi il problema dell’euribor risiede proprio nella sua estrema volatilità e condizionamento da parte del mercato; insomma, così come in pochi mesi è sceso di molti punti percentuale, altrettanto velocemente potrebbe schizzare alle stelle. In questo, sicuramente, i mutui ancorati al tasso Bce garantiscono molta pià stabilità.
10 February 2009
22 January 2009
Banche accolgono il monito di Draghi sul credito
Immediata la risposta dell’Abi alle dichiarazioni rilasciate l’altroieri dal Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi. Dopo la riunione tenitasi ieri sera nella sala del Consiglio di palazzo Koch il presidente dell’Associazione bancaria italiana, Corrado Faissola, ha dichiarato il sistema bancario è in piena sintonia con quanto detto da Draghi e che “siamo assolutamente convinti che il compito degli istituti di credito nel 2009 sia particolarmente impegnativo, perche’ da un lato non devono far mancare il loro sostegno all’economia, dall’altro devono erogare credito con prudenza adeguata, per evitare spiacevoli sorprese a livello di qualita’ del credito”. In particolare ha citato il recente incontro proprio tra l’Abi e Confindistria per cercare di incrementare la collaborazione tra banche e imprese come unica strada percorribile per uscire in fretta dalla crisi. Al mercato non mancherà quindi l’appoggio delle banche, pronte a finanziare le imprese solide come anche a supplire a difficoltà momentanee di altre che attraversano un periodo difficile ma che hanno dimostrato in passato di essere affidabili.
21 January 2009
Bankitalia ritiene “Indispensabile garantire il credito”
Il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi lancia un monito all’indirizzo degli Istituti di credito affinché si lavori per garantire il credito ai consumatori, indispensabile per far funzionare correttamente il sistma economico. La valutazione negativa dell’ultimo periodo proprio sui parametri ristretti di accesso al credito rende necessario, secondo la Banca d’Italia, un impegno straordinario da parte delle Banche. A parziale rassicurazione di tutti i soggetti economici il Governatore ha ricordato come la terribile crisi degli ultimi mesi del 2008 abbia solo marginalemte colpito l’Italia, lasciando intatte sia le riserve bancarie che quella fiducia necessaria per far ripartire l’economia ed allontanare il fantasma della recessione. A questo fine è centrale il nodo del credito, che va assicurato in misura adeguata; per far ciò l’accorgimento è quello di ripristinare la fluidità del mercato della liquidità. A tal proposito vedere anche il precedente articolo sull’avvio, sempre su iniziativa della Banca Centrale italiana, del Mercato interbancario collateralizzato.
8 November 2008
Il gruppo Bipiemme lancia Euromutuo
Dopo che Adusbef e Federconsumatori ripetutamente chiesto di parametrare i tassi indicizzati sui mutui al tasso di sconto Bce e dopo che alcune esternazioni del Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi sono andate nelle stessa direzione, è arrivata sul mercato la prima offerta del gruppo Bipiemme (Banca Popolare di Milano, Banca di Legnano e Cassa di Risparmio di Alessandria).
Euromutuo è il nome del nuovo prodotto il cui tasso di interesse variabile è agganciato a quello ufficiale di riferimento della Banca centrale europea invece che all’Euribor (interbancario). Il mutuo prevede l’applicazione di uno spread, rispetto al tasso Bce, dell’1,50% e una durata massima di 30 anni. I vantaggi sono plurimi; una maggiore stabilità rispetto alle oscillazioni del mercato, trasparenza totale e semplicità di consultazione e soprattutto la convenienza. In questo momento per esempio il tasso di riferimento Bce è sceso al 3,25% contro l’euribor trimestrale che si attesta invece sul 4,47%.
6 November 2008
Possibile un’alternativa all’Euribor
Il tasso di riferimento del costo del denaro non più legato all’andamento del mercato… Potrebbe sembrare un’estemporanea esternazione da fanta-finanza se non fosse invece una dichiarazione niente di meno che del Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi. In sintesi si tratta non di un annuncio ufficiale ma di un’indicazione su cui lavorare per rendere più sicuro il ricorso al credito e tutelare le fasce più vulnerabili. Abbandonare l’Euribor e usare come indicatore un tasso istituzionale regolato non dal libero mercato ma da accordi tra governi e Banca centrale europea in primis per stabilizzare i mutui a tasso variabile e scongiurare ricadute sui consumatori in caso di crisi come quella attuale. Un ritorno a politiche interventiste dello Stato che non siano strutturali ma temporanee e mirate perché, sempre secondo il Governatore, non si può far finta di niente di fronte a situazioni che rischiano di mettere in ginocchio tutta un’economia ma al contrario adoperarsi per mantenere intatto il potere di acquisto dei consumatori e dare respiro alla produzione.
20 October 2008
Euribor, si arriva a soglia 5%
Mario Draghi, il governatore della Banca d’Italia, lo aveva messo tra le priorità della fase di risanamento cominciata con l’immissione di liquidità sul mercato per scongiurare la crisi: riportare l’euribor al 5% e fermare l’escalation dei tassi che penalizzava le fasce più deboli della popolazione, in particolare chi aveva acquistato casa accendendo mutui lunghi e a tasso variabile. Il trend positivo dei tassi interbancari in Europa fortunatamente prosegue, tanto da realizzare le aspettative del Governatore segnando esattamente il 5 per cento per l’Euribor con scadenza a tre mesi, sceso dal 5,045 per cento di venerdì scorso. Anche il tasso Euribor a un mese – altro indicatori sul quale di calcolano i tassi applicati ai mutui – continua la sua discesa, dal 4,73% di venerdì al 4,69% di oggi. Il miglioramento registrato a partire dalla scorsa settimana dà segno di stabilizzarsi; si aspettano ora conseguenze tangibili sugli importi delle rate mensili.