L’approvazione del decreto anticrisi, ora convertito in legge dopo la recente approvazione da parte del Senato, ha ufficializzato l’obbligatorietà della PEC (Posta Elettronica Certificata) per le società.
Come già abbiamo spiegato in un precedente articolo la Posta Elettronica Certificata (PEC) è una normale casella di posta elettronica che si contraddistingue solo per servizi fondamentali come la ricevuta, che ha a tutti gli effetti valore legale in quanto fornita dal destinatario, dell’invio dell’invio di una determinata email e della ricezione della medesima. Insomma, una raccomandata telematica, da cui si ha constanza certa della data di invio e di ricezione. Solo alcuni provider forniscono questo servizio; andiamo a vedere le condizioni offerte da Telecom. Oltre a quanto già detto viene assicurata la veridicità anche degli allegati alla mail, grazie a una serie di ricevute appositamente generata dai sistemi di posta certificate dai gestori del servizio. Sostituisce a tutti gli effetti la notifica a mezzo posta nei casi consentiti dalla legge. Il PEC va acquistato presso i provider che chiederanno di accettare il contratto di forniture e prenderanno una cifra, più che altro simbolica dato che si aggira intorni ai 5€, per la gestione del servizio.