La Gresham Investment Management, società newyorkese che si occupa di investimenti nelle materie prime, ha ottenuto un record di 1,2 miliardi di dollari affidati dagli investitori che stanno scommettendo sul fatto che l’inflazione porterà i materiali grezzi al rialzo. Douglas Hepworth, direttore dell’area ricerca della compagnia, ha confermato che l’ammontare di denaro che arriverà nei prossimi mesi è la più grande entrata di liquidità ottenuta da quando hanno deciso di accettare moneta estera.
Le materie prime, il cui valore è misurato dall’indice Standard & Poor’s GSCI (è composto da 24 contratti futures sulle materie prime) hanno avuto una performance migliore dei titoli e hanno seguito l’andamento delle obbligazioni del Tesoro. Hepworth è del parere che c’è la possibilità di avere iperinflazione (livello inflazionistico eccessivamente al di sopra della media mondaile) o stagflazione (contemporanea crescita dei prezzi e stagnazione economica) e quindi che alcune persone possano scommettere su questo. Un esempio è il caso dell’oro per cui c’è una ragionevole certezza che esso porterà guadagni nelle materie prime entro quest’anno, dal momento che è salito del 6.7% rispetto al 20% del rame e il 32% della benzina.