Il settore Vita potrebbe toccare nuovi massimi storici. A fare la parte del leone sono ancora le polizze di ramo I, quelle tradizionali con rivalutazione e rendimento minimo garantito, grazie alle caratteristiche di protezione ben apprezzate in tempo di forti incertezze, rimangono le più vendute: i premi nel primo trimestre ammontano a 16 miliardi di euro (+60% rispetto all’analogo periodo 2009). Da inizio anno, però, c’è qualche segnale di ripresa anche sul ramo III, per i prodotti linked (ossia per le cosiddette po-lizze finanziarie): (more…)
7 June 2010
Mercati allo sbando e i consumatori tornano alle polizze vita
11 May 2010
30 March 2010
Gli investimenti in Bond piacciono agli italiani
Mentre quello europeo lancia qualche timido segnale di ripresa, il mercato italiano dei bond bancari è ancora in difficoltà. Tra gennaio e marzo, secondo le stime preliminari di Dealogic aggiornate al 24 marzo, gli istituti di credito hanno lanciato nella Penisola solo 23 bond (il minimo dal primo trimestre 2006) con una raccolta di 7,1 miliardi che segna il terzo peggior risultato degli ultimi quattro anni. (more…)
16 March 2010
Azioni ad alta redditivita 2010
Anche le azioni ad alto dividendo sono un ottimo tema per il 2010. Con l’inflazione bassa e uno sviluppo modesto, le società quotate dovranno adattarsi a una crescita più lenta degli utili e gli investitori a rendimenti più modesti.
Questa è la probabile conseguenza della “nuova normalità” dei mercati, quella che ci aspetta nei prossimi anni, dove il debito totale (pubblico più privato) delle maggiori nazioni industrializzate sarà fra il 300 e il 350% del Pil, i livelli più alti della storia. Un carico insostenibile, ridimensionabile solo con un aumento dell’inflazione (ma non è una questione di oggi) o con maggiori risparmi ( più probabile, con però il rischio di crisi nello sviluppo).
Tutto ciò aumenta la possibilità che, nei mercati sviluppati, la crescita “normale” avverrà a ritmi molto più lenti di quanto avvenuto finora. (more…)
4 March 2010
Obbligazioni straniere, un’opportunità in più
Comprare obbligazioni emesse dai paesi emergenti. Prima della crisi finanziaria poteva sembrare un azzardo visti anche i noti precedenti argentini. Ma qualcosa sta cambiando. E dietro la targa «emergenti» ci sono delle vere superpotenze. Cina, India e Brasile tanto per fare dei nomi. C’è di più: i conti pubblici delle nazioni più avanzate si stanno rapidamente deteriorando. I deficit dei paesi sviluppati sono più del doppio di quelli emergentiì.
Una situazione paradossale. (more…)
21 February 2010
Bpm prevede un utile di 378 milioni nel 2012
La Banca Popolare di Milano punta a raggiungere un utile netto di 378 milioni di euro nel 2012, con una crescita annua composta della redditività del 45,5%. È questo il target del nuovo piano industriale triennale 2010-2012, che sarà illustrato alla comunità finanziaria, approvato all’unanimità dal consiglio di amministrazione della Bpm. Lo scenario macro su cui si basa il piano «sconta una lenta ripresa economica nel triennio 2010-2012», con un Pil a fine triennio previsto in crescita all’1,5% e un tasso Bce al 2,5%. L’orizzonte strategico della Bpm resta focalizzato alla mission di «banca di riferimento sul territorio per lo sviluppo di famiglie e imprese». (more…)
14 February 2010
Banchieri divisi sul rischio tassi
Sarà un anno a due velocità per il sistema bancario italiano appeso all’andamento dei tassi di interesse e alla politica monetaria della Banca centrale europea. L’indicazione emerge dal panel degli oltre 200 investitori istituzionali che hanno partecipato al convegno “The italian financial services conferences 2010”organizzato da Ubs:se il 35% ritiene che quest’anno il rischio per le banche italiane sia legato alla qualità degli impieghi, il 30% punta invece il dito sui bassi tassi di interesse, il 26% sulla bassa crescita dei volumi e il 9% pensa alla necessità di migliorare i rapporti con la clientela.
Se il peggio ormai è alle spalle, l’approccio degli operatori continua ad essere cauto perché il quadro economico è ancora fragile. (more…)
15 October 2009
Anticrisi fai-da-te? Lingotti d’oro
Ancora prima degli immobili, il bene rifugio più classico della storia è l’oro! I cittadini inglesi potranno fare scorta di questo nobile metallo in comodissimo formato lingotto nel tempio dello shopping londinese, Harrods. Il centro commerciale venderà i lingotti nella banca che si trova al primo piano, insieme ad altre valute-rifugio estere. Sembra una curiosità innocente, ma fa riflettere come nel Regno Unito la percezione della crisi sia arrivata al punto di riproporre una ciambella di salvataggio che ricorda ben altre crisi del secolo passato.
5 April 2009
Beneficiari della sospensione della rata del mutuo
Sul fronte privati stesso discorso che per le piccole e medie imprese; c’è bisogo di allungare i tempi di rimborso dei prestiti e dei mutui, in particolare per le tante persone che stanno perdendo il lavoro in questo frangente. L’iniziativa, come abbiamo più volte avuto modo di sottolineare, faceva parte del provvedimento che ha istituito i Tremonti bond e precede la sospensione del pagamento della rata del mutuo per un periodo di un anno. Non a caso per la sottoscrizione dei Tremonti Bond alle banche è richiesto, nel protocollo d’intesa, un chiaro ed esplicito sostegno al credito per le famiglie.
Le categorie di beneficiari sono coloro che sono rimasti disoccupati ma anche l’estesa tipologia dei lavoratori precari con contratto di collaborazione coordinata e continuativa. Le banche si impegnano, inoltre, a sostenere anche coloro che faranno parte dei nuovi servizi di ristrutturazione e riorganizzazione di aziende per cui è prevista la Cassa integrazione straordinaria. A favore di questa categoria di persone sono previsti accordi che permettano alla clientela di accedere all’anticipo delle quote di cassa integrazione straordinaria.
Agevolazioni Unicredit per piccole e medie imprese
Si moltiplicano le misure in favore dell’economia e in particolare per il sostegno al credito degli attori economici maggiormente colpiti dalla crisi. Dopo i provvedimenti indirizzati a singoli e famiglie che attraversano un momento difficile a causa della crisi economica alcuni istituti di credito hanno spostato le agevolazioni alle piccole e medie imprese. Scelta doverosa se si considera che le pmi sono il nerbo del tessuto dell’economia italiana e che sono un importante fattore capace di influenzare l’occupazione e la produzione di ricchezza reale. Unicredit Banca ha deciso che sarà possibile richiedere alle piccol e medie imprese in difficoltà la sospensione del pagamento delle rate dei mutui e dei prestiti in essere per un periodo di 12 mesi. Un anno non è tantissimo ma può essere un periodo sifficiente per riprendere fiato e riequilibrare la situazione patrimoniale. L’iniziativa è indirizzata alle imprese clienti della banca corporate di UniCredit che hanno un fatturato annuo inferiore ai 50 milioni di euro e che abbiamo fatto ricorso alla cassa integrazione ordinaria per i propri dipendenti. Le rate dovranno avere come ammontare massimo il valore di 500mila euro in linea capitale e potranno essere posticipate, ed essere pagate, al termine del piano d’ammortamento.