Fare investimenti sicuri nelle banche oggi non è un mestiere facile. Il settore è sotto schiaffo da oltre tre anni. Certo, le modifiche sulle stime delle perdite legate alla crisi di liquidità potranno aiutare la ripresa. Ma il percorso sarà ancora lungo. Un’idea, la più ovvia per i retailer che non hanno la possibilità di un’analisi approfondita, è quella di comprare fondi che investono nel comparto dei finanziari (il più capitalizzato nelle Borse internazionali, oltre il 20%, e fortemente pesato dagli istituti di credito). (more…)
20 April 2010
1 March 2010
Fondi di investimento dei paesi emergenti
È la categoria di fondi azionari che ha attirato il maggior interesse da parte degli investitori negli ultimi mesi. Secondo i dati Assogestioni diffusi di recente, dicembre 2009 (164 milioni di euro) e gennaio 2010 (163 milioni) hanno registrato una raccolta netta positiva importante per i prodotti finanziari specializzati sui paesi emergenti. Tali strumenti sono tra i pochi della categoria fondi azionari ad aver messo a segno una performance positiva sul fronte dei nuovi flussi. A conferma della grande attenzione di investitori e gestori verso le nazioni del globo meno avanzate, ma che stanno rapidamente crescendo. E che (vedi altro articolo in pagina) possono ormai annoverare un deficit di bilancio, in media, inferiore a quello dei paesi più sviluppati. (more…)
10 June 2009
A maggio crescono i Fondi comuni di investimento
Il miglioramento registrato nel primo trimestre del 2009 sull’andamento dei Fondi comuni di investimento, diventa un trend consolidato nei dati che c rimandano le contrattazioni del mese di maggio. Il margine positivo della raccolta fondi, che ricordiamo è la differenza tra i nuovi sottoscrittori e quelli che hanno invece deciso di lasciare, è pari a 1,57 miliardi di euro. I Fondi flessibili sono quelli che più hanno influenzato questo valore positivo, contribuendo con una risultato positivo pari 0,81 miliardi, seguiti a ruota da quelli azionari che hanno chiuso a +0,58 miliardi e i fondi di liquidità a +0,25. Fin qui niente di straordinario; il risultato che fa la differenza infatti e l’inversione di tendenza dei fondi obbligazionari, che non riuscivano a risalire la brutta china intrapresa con la crisi economica; l’attivo registrato è di “solo” milioni di euro, ma quello che importa è che il segno meno si sia convertito in un più. Unica nota dolente di quella che è sicuramente un’ottima performance registrata dai fondi comuni di investimento è l’andamento dei fondi hedge e di quelli bilanciati, che perdono rispettivamente 131 e 26 milioni di euro. I risultati migliori nella raccolta di nuovi sottoscrittori sono stati quelli di Bnp Paribas, Pioneer del gruppo Unicredit, Credem, Azimut, Arca, Banca Esperia e Mediolanum.
14 April 2009
Continua la fuga dai fondi obbligazionari
Pochi giorni fa abbiamo visto come il risultato dei fondi azionari abbia leggermente risollevato la media generale di rendimento della più generale categoria dei fondi di investimento. Effettivamente ci si trova in una situazione in cui la fuga più consistente avviene dai fondi obbligazionari, probabilmente per la doppia motiavazione che da una parte portano rendimenti bassi e dall’altra che tra la componente obbligazionaria potrebbero esserci titoli derivati tra quelli considerati “tossici”, cioè a rischio. Fatto sta che secondo la nota di Assogestioni in marzo i fondi di Liquidità hanno registrato riscatti complessivi per 139 milioni di euro, mentre bilanciati e azionari registrano rispettivamente 420 e 490 milioni di euro di deflussi. I riscatti per i fondi Hedge sono pari a 677 milioni, quelli dei fondi flessibili a 701 milioni. L’andamento negativo è determinato in maggior misura dai prodotti obbligazionari, il cui tasso di deflusso è ampiamente superiore aglia altri. Solo a Marzo hanno perso oltre 2,7 miliardi di euro.
7 April 2009
Leggero miglioramento dei Fondi comuni a marzo
Il momento difficile dei Fondi comuni di investimento, fatto salvo il buon risultato degli Etf, verrà in parte mitigato dai dati pervenuti sul mese di marzo che fanno parzialmente sorridere investitori e brokers. Queste sono le dichiarazioni rilasciate da Lipper, la società di analisi del gruppo Reuters, a commenti dei dati che vedono una crescita dei fondi bilanciati azionari che vanno a contenere la perdita generale. A marzo hanno registratonil miglior risultato dall’aprile 2001 con un ritorno medio del 7,87% che diventa un +8,32% se si considerano i soli fondi azionari internazionali, trascinati al rialzo dalle performance dei fondi che investono sulla Cina, sui mercati emergenti e sull’Asia ex-Giappone. Una buona notizia ma ancora poco per poter pensare che si sta uscendo dalla crisi. Il rendimento dell’ultimo nero trimestre è infatti abbastanza desolante con i fondi azionari al -5,97% , i fondi denominati in dollari -8,92%, gli azionari internazionali -9,68% e i fondi azionari settoriali (-10,14%). Altro dato sconfortante del trimestre è che solo 7 delle 78 classi settoriali dell’universo di fondi comuni monitorato da Lipper hanno riportato un risultato positivo, tra cui i migliori i fondi che investono in oro (+10,69%) e quelli globali specializzati in scienza e tecnologia (+4,15%).
9 February 2009
Fondi comuni in ripresa
Dopo mesi molto bui i Fondi comuni di investimento sembra stiano riuscendo a contenere la vera e propria emorragia di invstitori di cui ha sofferto da dopo i primi segnali di crisi. Considerati a volte come investimenti troppo rischiosi sono stati abbandonati da molti, tanto che alcuni gestori hanno anche dovuto impedire l’uscita ai sottoscrittori per non far crollare tutto il Fondo e per permettere ai titoli di recuperare sul mercato. Ne 2009 sembra che il trend stia cambiando, anche se avere certezze è ancora prematuro; Assogestioni ha diffuso i dati di gennaio che vedono i riscatti superare le nuove sottoscrizioni per 4,9 miliardi di euro, conto gli 8,9 di dicembre. I “deflussi”, che sono il risultato dlla differenza tra nuova raccolta e riscatti, sono scesi a 4,9 miliardi di eruo, dagli 8,9 di dicembre. I settori più in difficoltà sono stati quelli dei fondi obbligazionari, che hanno perso 2,2 miliardi e degli hedge funds, che vano sotto di -1,2 miliardi. I fondi bilanciati, insieme a quelli di liquidità e azionari hanno dato risultati praticamente in pareggio. Le nuove stime sul patrimonio complessivo fondi sono quindi diventate le seguenti: 404,4 miliardi dai 408,8 miliardi di fine dicembre.
3 October 2008
Novità Credit Suisse sui fondi investimento
La Sicav CS Invest (Lux), legata al gruppo Credit Suisse, ha deliberato alcune modifiche nelle modalità di sottoscrizione di uno dei fondi della società, l’Index Blink. La mossa del gruppo è mirata all’intercettazione di più ampie fette di investitori e può essere vista come diretta conseguenza di questa congiuntura finanziaria in cui è alto il bisogno di liquidità. Sui mercati si sente inoltre il bisogno di far circolare tra gli investitori una nuova fiducia e aprirsi a nuove fasce può essere un ottimo strumento per riequilibrare la situazione. In concreto la CS Invest (Lux) ha deciso di abbassare la soglia minima di investimento iniziale per le azioni di classe B del comparto del fondo da 10.000 a 1.000 euro. Mentre l’importo degli investimenti successivi, sempre per le azioni della stessa classe, scende da 5.000 a 500 euro. Una differenza non da poco che rende l’adesione al fondo azionario, che ricordiamo investe in una selezione diversificata di fondi basati su indici (Index Fund) e/o Exchange Traded Fund (ETF), veramente alla portata di tutti.