Nell’ultimo anno i segnali della necessità di regolare in maniera più rigida i servizi bancari erano arrivati da più parti. Problemi con la rinegoziazione dei mutui, con la commissione di massimo scoperto, ecc. D’altronde l’Italia è uno dei paesi europei dove le banche godono di più libertà, soprattutto quando si tratta di far pagare onerose commissioni e canoni ai propri clienti. Fortunatamente la Banca d’Italia ha deciso di scendere in campo adottando una serie di misure per migliorare il rapporto con la clientela e limitare questo strapotere. Le misure non sono delle semplici indicazioni ma scelte vincolanti a cui le banche si dovranno adattare entro il 31 dicembre del 2009. Le parti più significative riguardano l’adozione di schemi standard, predisposti dalla stessa banca centrale, per i documenti riservato ai correntisti; una guida fatta sempre da Bankitalia che illustri tutti i diritti del cliente e il modo in cui possono essere esercitati; tutti i servizi dovranno avere un indicatore di costo sintetico che li rendi immediatamente confrontabili con altre offerte analoghe, in modo da rendere effettiva la concorrenza e la capacità di scelta dei consumatori; un riepilogo chiaro ed esaustivo delle spese del proprio conto corrente. Questo in materia di trasparenza. Sul fronte delle proposte sembra interessante quella dell’obbligatorietà di proporre un conto corrente semplice alla clientela, con un numero determinato di operazioni e un canone annuo fisso.