3 August 2009

La Banca d’Italia detta nuove regole sulla trasparenza

Categoria: Banche — Tags: , — viviana @ 18:08

bancaditalia

Nell’ultimo anno i segnali della necessità di regolare in maniera più rigida i servizi bancari erano arrivati da più parti. Problemi con la rinegoziazione dei mutui, con la commissione di massimo scoperto, ecc. D’altronde l’Italia è uno dei paesi europei dove le banche godono di più libertà, soprattutto quando si tratta di far pagare onerose commissioni e canoni ai propri clienti. Fortunatamente la Banca d’Italia ha deciso di scendere in campo adottando una serie di misure per migliorare il rapporto con la clientela e limitare questo strapotere. Le misure non sono delle semplici indicazioni ma scelte vincolanti a cui le banche si dovranno adattare entro il 31 dicembre del 2009. Le parti più significative riguardano l’adozione di schemi standard, predisposti dalla stessa banca centrale, per i documenti riservato ai correntisti; una guida fatta sempre da Bankitalia che illustri tutti i diritti del cliente e il modo in cui possono essere esercitati; tutti i servizi dovranno avere un indicatore di costo sintetico che li rendi immediatamente confrontabili con altre offerte analoghe, in modo da rendere effettiva la concorrenza e la capacità di scelta dei consumatori; un riepilogo chiaro ed esaustivo delle spese del proprio conto corrente. Questo in materia di trasparenza. Sul fronte delle proposte sembra interessante quella dell’obbligatorietà di proporre un conto corrente semplice alla clientela, con un numero determinato di operazioni e un canone annuo fisso.

11 April 2009

Nuove regole sulla trasparenza bancaria

Categoria: Banche — Tags: , , — Roberto @ 16:12

Si lavora ancora sul fronte della trasparenza bancaria. Troppo spesso negli ultimi anni si è assistito a lentezze burocratiche e informazioni parziali che hanno seriamente leso il diritto della clientela a una corretta informazione e a poter esercitare liberamente la scelta consapevole dei servizi bancari. Per incrementare il regime di libera concorrenza e facilitare lo spostamento del conto o dei servizi finanziari presso altri istituti di credito, la Banca d’Italia sta per approvare un pacchetto di norme. Il fulcro dei provvedimenti sarà l’indicatore sintetico di costo (Isc), che riassume in un unico numero gli oneri totali annui prodotti offerti. Questo obbligherà le banche ad apporre, presso ogni filiale e sui siti internet, dei cartellini con il prezzo per i conti correnti, per le aperture di credito e per tutti i finanziamenti, come i mutui e le anticipazioni bancarie. In questo modo i costi saranno chiari ed evidenti ed ognuno potrà scegliere l’offerta della banca più conveniente per le sue esigenze. L’ambito di applicazione sarà quello di tutti i prodotti bancari con la sola esclusione di quelli di investimento, regolati da altre norme.

2 April 2009

Aria di cambiamenti nel consorzio Patti Chiari

Categoria: Banche — Tags: , , — Roberto @ 18:13

A poca distanza dall’annuncio dei cambiamenti nell’adesione al consorzio Patti Chiari e già ci sono stati i primi stravolgimenti. Al consorzio, nato al fine di promuovere la qualità e l’efficienza del mercato e l’educazione finanziaria, hanno aderito indistintamente tutte le banche presenti sul territorio nazionale e questo grazie a una estrema flessibilità dei regolamenti. Per utilizzare il marchio Patti Chiari alle banche bastava rispettare solo alcuni dei punti previsti dal decalogo del consorzio, rendendo la garanzia nei fatti inservibile ai fini della valutazione del consumatore. Ora i punti del disciplinare sono diventati trenta e tutti rigorosamente da rispettare. E cosa è successo? Che cinquanta, delle centocinquanta precedentemente aderenti, hanno preferito rinunciare e non hanno rinnovato l’adesione. Un dato che pesa dato che rappresentano insieme un terzo del mercato. Ma in fondo una buona notizia perchè è la dimostrazione che questa volta si potrà fare affidamento sul marchio Patti Chiari e che trovarlo sarà garanzia del rispetto di determinate procedure e norme. La trasparenza resta uno strumento importante nelle mani del consumatore per evitare di incorrere in operazioni azzardate come quelle che hanno portato alla recente crisi finanziaria.

1 December 2008

Il pacchetto anti-crisi alla prova dei fatti

Dopo i primi commenti a caldo ora è il momento di un’analisi più approfondita del pacchetto anti-crisi proposto dal Governo. Rispetto alla misura che più ci riguarda, e cioè la parte sui mutui, iniziano a serpeggiare i primi dubbi sull’effettiva convenienza della misure proposte. In particolare per chi stipulerà un mutuo dal 1° gennaio 2009 che ricordiamo potrà scegliere se indicizzare il tasso variabile all’euribor o al tasso Bce. Attualmente il primo oscilla tra il 3,65% e il 3,95% mentre il secondo è stabile al 3,25%. Risparmio evidente se non fosse che leggendo meglio la norma troviamo scritto che «il tasso complessivo applicato in tali contratti è in linea con quello praticato per le altre forme di indicizzazioni offerte». Il tasso complessivo quindi resterà nella discrezionalità della banca e spetterà al cliente valutare attentamente se è più conveniente un mutuo ancora agganciato al tasso Euribor (ultimamente in discesa) ma con uno spread basso, o se è meglio sottoscrivere un nuovo mutuo ancorato al tasso Bce ma con un onere aggiuntivo di, ipotizziamo, 150 punti base di spread. Passi avanti sulla trasparenza dunque, perché le banche saranno costrette a dichiarare le aggiunte sul tasso base, ma non necessariamente sul risparmio effettivo. Staremo a vedere.

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