L’insonnia, lo stress e la compromissione del benessere quotidiano sono spesso il risultato dell’inquinamento acustico domestico causato da vicini di casa rumorosi. Quando il disturbo supera certi limiti, la legge italiana prevede la possibilità di chiedere un risarcimento per i danni subiti. Negli ultimi anni, il tema del risarcimento vicini rumorosi ha visto sviluppi importanti nella giurisprudenza, come dimostra una sentenza recente del Tribunale di Firenze.
Il caso emblematico di Sesto Fiorentino: risarcimento per danno da ansia
Nel 2019, a Sesto Fiorentino, un residente ha avviato una causa contro i vicini per rumori eccessivi provenienti dall’appartamento sovrastante. I disturbi denunciati erano principalmente calpestii sulla testa e tonfi di oggetti che cadevano, che oltre a creare un disagio quotidiano, hanno determinato un vero e proprio danno psicofisico.
Nel 2021 il tribunale ha emesso una prima ordinanza che imponeva ai vicini di porre tappeti o moquette nelle stanze principali (camera da letto, ingresso, bagno e cucina) per attutire i rumori. Tuttavia, la disposizione non è stata rispettata: i tappeti utilizzati erano in materiali che amplificavano il rumore e non coprivano adeguatamente le superfici incriminate.
La situazione ha portato ad un peggioramento del quadro clinico del residente sottostante, che ha sviluppato sintomi riconducibili a un disturbo dell’adattamento con aspetti emotivi ansioso-depressivi. La perizia medico-legale, disposta dal tribunale, ha confermato la correlazione diretta tra i rumori molesti e il danno biologico subito, riconoscendo così il diritto al risarcimento.
Con una sentenza recentemente pubblicata, il Tribunale di Firenze ha condannato i vicini rumorosi al pagamento di circa 11mila euro a titolo di risarcimento danni e ha ribadito l’obbligo di installare tappeti adeguati. La decisione, firmata dal giudice Liliana Anselmo, rappresenta un importante precedente per casi analoghi.
Quando è possibile ottenere il risarcimento per vicini rumorosi?
Secondo quanto stabilito dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 25424/16, il diritto al risarcimento danni per vicini rumorosi sussiste ogni qualvolta si possa dimostrare che i rumori superano la soglia della normale tollerabilità. In questo scenario, non è più necessario provare un danno psico-fisico specifico: il semplice superamento dei limiti di tollerabilità impone il riconoscimento automatico di un indennizzo, semplificando notevolmente il percorso legale per chi subisce.
Tuttavia, la nozione di “normale tollerabilità” è variabile e deve essere valutata caso per caso. Ad esempio, la soglia accettabile in un contesto urbano è generalmente più alta rispetto a un ambiente rurale, dove il silenzio è la norma. Per questo motivo, è fondamentale raccogliere prove oggettive che attestino la natura e l’intensità dei rumori.
Come dimostrare il superamento della tollerabilità e richiedere il risarcimento
La prova del disturbo eccessivo può essere fornita tramite perizie fonometriche, che misurano i decibel prodotti e consentono di stabilire se i rumori eccedano i limiti di legge. In alternativa, testimonianze di altri condomini o vicini possono rafforzare la denuncia, confermando la presenza di suoni molesti persistenti.
Per avviare una richiesta di risarcimento, è necessario dimostrare:
– di aver subito un danno, anche non patrimoniale;
– che il comportamento del vicino sia stato scorretto o illegittimo;
– che esista un nesso causale tra il comportamento e il danno;
– la concreta prova di tale nesso causale.
In ogni caso, è consigliato rivolgersi a un avvocato specializzato per tutelare al meglio i propri diritti e seguire la corretta procedura legale.
L’evoluzione normativa e giurisprudenziale conferma che il disturbo provocato da vicini rumorosi può dare luogo a un diritto al risarcimento, soprattutto quando il disagio supera la soglia della normale tollerabilità e impatta negativamente sulla salute del soggetto. La sentenza del Tribunale di Firenze, che ha riconosciuto un danno biologico da ansia causato da rumori molesti, rappresenta un chiaro segnale in questa direzione.
Rumori molesti dai vicini: quando è possibile ottenere il risarcimento danni






