Il 2026 si presenta come un anno cruciale per chi intende investire nel mercato azionario italiano. Piazza Affari offre numerose opportunità.
Le migliori azioni italiane per il 2026 sono state individuate attraverso un modello di intelligenza artificiale, integrato da una valutazione critica di tipo fondamentale e tecnico, focalizzandosi su crescita degli utili, margini di profitto, struttura finanziaria e posizionamento strategico.
La classifica delle azioni italiane più interessanti per il 2026 non è frutto del caso, ma l’esito di una rigorosa combinazione di criteri quantitativi e qualitativi. Tra i fattori chiave considerati vi sono:
- Probabilità rialzista 2026, ossia la stima statistica delle performance positive attese su base annua.
- Fondamentali solidi, che includono la crescita degli utili, margini lordi e netti, solidità patrimoniale e capacità di generare cassa.
- Dividendi sostenibili, con attenzione al rendimento atteso, storicità e sostenibilità del payout.
- Momentum di prezzo, identificando trend di mercato favorevoli, supporti e resistenze tecniche.
- Ruolo strategico, con particolare riguardo a settori chiave quali energia, utility, finanza, assicurazioni, logistica e lusso.
Questa metodologia permette di evidenziare non solo i titoli che hanno performato bene in passato, ma soprattutto quelli con potenzialità strutturali per creare valore nel medio-lungo termine.
Le migliori azioni italiane per il 2026: focus sui titoli di punta
Poste Italiane si conferma un titolo completo e diversificato, grazie alla combinazione di logistica, servizi finanziari e assicurazioni. La sua capillarità territoriale e la forte esposizione all’e-commerce, con oltre 150 milioni di pacchi consegnati in sei mesi, rappresentano un vantaggio competitivo significativo. Con un P/E intorno a 12 e un rendimento da dividendo interessante, il titolo è indicato per chi cerca una miscela di crescita e stabilità.
Enel guida la classifica grazie alla sua leadership globale nelle utility e al ruolo centrale nella transizione energetica. Il piano strategico 2025–2027 prevede investimenti per circa 43 miliardi di euro, concentrati su reti e fonti rinnovabili. Il dividendo intorno al 5,5%, incrementato per oltre dieci anni consecutivi, fa di Enel una delle azioni italiane da dividendo più solide e attrattive con un P/E di 14-15, giustificato dalla qualità degli asset e dalla prospettiva di crescita nel settore green.
Ferrari spicca per il suo posizionamento unico nel lusso automobilistico, con margini straordinari (margine lordo intorno al 50%, netto superiore al 20%) e una domanda resiliente. Nonostante una fase tecnica ribassista nel breve, la crescita degli utili prevista oltre l’11% annuo e un potenziale di rialzo del 18-20% nel medio termine rendono Ferrari un titolo di qualità da inserire con strategia frazionata.
Assicurazioni Generali rappresenta un pilastro difensivo, con dividendi superiori al 4%, una crescita degli utili stimata sopra il 15% nel 2025 e tra l’8-9% nel 2026. Il titolo ha registrato un trend rialzista ben definito e si posiziona come scelta ideale per chi cerca stabilità e reddito.
Tra i titoli ciclici, Pirelli si distingue per una sottovalutazione stimata del 25-30% rispetto al valore intrinseco, margini solidi e una volatilità contenuta. Il possibile breakout tecnico dalla fascia di prezzo 6-6,30 euro potrebbe aprire a un movimento rialzista significativo, rendendo Pirelli una scelta interessante per investitori disposti ad accettare una certa ciclicità.
Banca Mediolanum offre un mix vincente di crescita e dividendi elevati, con un rendimento atteso tra il 6% e il 7%, e un P/E in linea con il settore bancario. La banca beneficia di una forte posizione nel risparmio gestito e nella consulenza finanziaria, con performance di rilievo (circa +70% nell’ultimo anno).
Nel settore energetico, Eni mantiene un ruolo di primo piano grazie alla sua integrazione verticale e a un dividendo superiore al 6%. Nonostante le recenti turbolenze sul prezzo del petrolio, il gruppo ha in corso programmi di buyback e investimenti nelle energie rinnovabili, posizionandosi come un titolo core per chi cerca rendimento e potenziale rivalutazione.
Unipol si conferma un gruppo con posizionamento ibrido nel settore assicurativo e bancario, offrendo un profilo di rischio controllato e dividendi stabili. Con P/E intorno a 12-13 e potenziale di crescita superiore alla media, è un valido complemento per un portafoglio diversificato.
Nel comparto utility, Italgas e Snam si distinguono per la gestione di infrastrutture regolamentate strategiche e per il loro contributo alla transizione energetica verso il gas “green”. Italgas ha incrementato il dividendo per nove anni consecutivi, con una crescita degli utili stimata intorno al 9-10% annuo, mentre Snam offre un dividendo vicino al 5% e un profilo difensivo con volatilità contenuta.

Rendimento da dividendi: i titoli più generosi di Piazza Affari (www.guidaeconomica.it)
Un’analisi aggiornata al maggio 2025 indica che il settore bancario domina la classifica dei titoli con il più alto forward dividend yield a Piazza Affari. In testa si trovano istituti come Banca Monte dei Paschi di Siena, che ha recentemente aumentato la cedola a 0,86 euro per azione, e Banco BPM, con rendimenti da dividendo tra i più elevati. Anche Banca Mediolanum si distingue con un rendimento dell’8,69%, confermando la sua attrattiva per investitori orientati al reddito.
Nel settore energetico, Eni propone un dividendo totale di 1 euro relativo al 2024, con una crescita prevista per il 2025 a 1,05 euro per azione, mentre Saipem si distingue per una cedola significativa e programmi di buyback autorizzati.
Altri titoli con elevato rendimento da dividendo includono MFE-MediaForEurope nel settore media, e Banca Ifis, che ha approvato un dividendo complessivo di 2,12 euro per azione.
Metodo di selezione e criteri di analisi(www.guidaeconomica.it) 






